Peppermint-L’Angelo della Vendetta: film demenziale ma con regia d’essai Cinema Cultura 28 Marzo 201928 Marzo 2019 di Romolo Ricapito Sta ottenendo un discreto successo in Italia il film Peppemint-L’Angelo della Vendetta con Jennifer Garner nel ruolo principale e la regia del francese Pierre Morel, nonostante la produzione sia statunitense. Va detto che il quinto posto nella classifica del box office di martedì 26 marzo fa testo, ma fino a un certo punto. Gli incassi delle opere cinematografiche attualmente nelle sale sono piuttosto bassi, mentre Peppermint (è il titolo originale) si situa nella situazione dei film sui vendicatori, ovvero quei borghesi umiliati e devastati da delitti consumati ai danni dei lorocari dalla criminalità comune e che diventano per forza di cose degli spietati giustizieri. La novità, ma non tanto, è che la vendicatrice è una donna. Per l’appunto lo scorso luglio fu distribuito un altro thriller con Gabrielle Union nel ruolo della giustiziera-fai -da -te. Andrebbe indagato cosa spinge i produttori Usa a sovvenzionare pellicole come questa, dalla trama sempre uguale. La risposta: il pubblico ha voglia di identificarsi con questi eroi da giustizia sommaria, che fanno strage di malvagi. E dunque a fronte di una trama risaputa è la” variazione” che di volta in volta può risultare interessante. Qui “di nuovo” c’è l’appartenenza a una famiglia di “quasi proletari” dei protagonisti -vittime dei delinquenti di turno. Lei, Riley North (Jennifer Garner ) è un ‘umile impiegata di banca costretta a turni massacranti, mentre il coniuge è un meccanico il cui socio vorrebbe coinvolgere in un affare sporco di breve durata : quello di autista per la consegna di una partita di droga. Chris North (Jeff Hepner) rifiuta ma la news raggiunge il sanguinario boss ispanico Diego Garcia (l’attore colombiano Juan Paolo Rabla) che sentendosi scavalcato da dilettanti e invasori dei suoi malaffari, decide per una ritorsione, ovvero ordina di far fuori al luna park lo sventurato meccanico e la figlioletta Carly oltre che il suo socio nella consegna mancata. Riley scampa al massacro e rimane in coma indotto per un mese per poi scomparire a lungo, circa 5 anni. Diventata una sorta di “guerrigliera” non si sa per quale miracolo, ma anche pugilessa in Europa, torna negli Stati Uniti in versione Ramba per realizzare una lunga strage di malviventi, che riesce a trasformare in cadaveri in men che non si dica. Tre dei killer del luna park li appende alla ruota panoramica dello stesso luna park. Poi ammazza il giudice corrotto che non volle condannare gli assassini spedendola in manicomio etc… Va detto che la trama è veramente demenziale e quello che è peggio scade ancora di più nel secondo tempo raggiungendo virtuosismi di impagabile assurdità. Come companatico, esiste anche una vendetta, più tenue, che la bancaria realizza ai danni della madre di un’amichetta, bionda e ricca, colpevole di avere mandato a monte la festa di compleanno della figlioletta di 10 anni immediatamente prima della tragica dipartita di quest’ultima. Vengono raffigurate alcune scene in una sorta di periferia degradata da grande città, un facsimile di favela dove l’angelo della vendetta regna indisturbata e rispettata da bimbi di colore e popolo meticcio che hanno realizzato un murales nel quale Riley è ritratta come un angelo protettore. Christopher Campos, Randy Gonzalez e Sean Rosales -PEPPERMINT Va detto che a fronte di una sceneggiatura realmente clownesca, il film funziona, soprattutto nel finale, grazie alla suspense e a colpi di scena che incalzano lo spettatore. Quasi tutti gli attori sono di provenienza televisiva, compresa la Garner che però è ormai da molti anni in auge al cinema e che sposò Ben Afflek (il matrimonio è durato dal 2005 al 2017, tre i figli). Jennifer Garner è un’interprete molto “fisica” e domina la scena, mentre tra i caratteristi va nominata almeno l’agente di polizia afroamericana Annie Ilonzeh e John Gallagher Jrnel ruolo dell’ambiguo poliziotto Stan Carmichael. Il finale aperto lascia spazio a un ipotetico seguito mentre Jennifer Garner è stata candidata come peggiore attrice agli ultimi Razzie Awards. In America e Canda gli incassi sono stati molto buoni, tanto che la pellicola è stata seconda al box office dopo l’horror The Nun. Di pregio la regia di Pierre Morel. Il film è distribuito in Italia da Andrea Occhipinti 28 marzo 2019