Sei qui
Home > Cultura > Cinema > Meryl Streep: vogliono metterla nella gogna e coinvolgerla nel caso Weinstein. Comparsi poster stradali contro di lei a L.A.

Meryl Streep: vogliono metterla nella gogna e coinvolgerla nel caso Weinstein. Comparsi poster stradali contro di lei a L.A.

Los Angeles di Meryl Streep fotografata con Harvey Weinstein 
di Romolo Ricapito
I manifesti comparsi  nelle strade metropolitane a Los Angeles di Meryl Streep fotografata con Harvey Weinstein : gli occhi dell’attrice sono ricoperti da una benda che recita la scritta “lei sapeva”.

Si vuole coinvolgere la star  pluripremiata agli Oscar nello scandalo del produttore: essendo parte della sua  scuderia, non poteva non conoscerne le abitudini viziate e viziose.
  Ma la Streep, accusata amiche da una collega, sostiene: ma io non sapevo nulla delle vicende private del mio produttore. Ovvero:”Non so dove Harvey viva, non è mai stato a casa mia né mi ha invitato nella sua camera. Sono stata nel suo ufficio una volta”.
Perchè non credere alla Streep? E perché la vicenda, dal mondo del cinema, è diventata virale, coinvolgendo tutta la società americana?
Al di là delle responsabilità di Weinstein mi viene da pensare che la figura di questo produttore, dalle gravi responsabilità, venga però enfatizzata mediaticamente in una sorta di isteria collettiva, che vuole forse assolvere la società americana dalla sua ipocrisia.
E’ evidente come  una parte del mondo hollywoodiano sia da sempre corrotto e libri come Hollywood Babilonia lo testimoniano.
Il sofà del produttore, le dive imposte perché amanti dei potenti, esistevano ed esistono ancora.
Probabilmente, anzi, sicuramente la Streep non fa parte di questo, perché è andata avanti sempre con la bravura, che però non appartiene a tutte.
Tornando a noi dunque, questa isteria sta provocando all’America danni sul piano del sociale, in quanto l’additare in maniera esasperata i comportamenti sia pur censurabili di una parte del cinema, favorisce  un clima di caccia alle streghe come ai tempi del maccartismo.
Ora imperano  i manifesti accusatori contro chi non è coinvolto direttamente in vicende ambigue, domani chissà.
Inoltre l’Italia che imita l’andazzo dell’America anche nelle sue derive, sta mutuando l’affare Weinstein cosicché sono già partiti scandaletti di provincia che lasciano il tempo che trovano, mentre il danno vero è che, per altre ragioni, gli spettatori nelle sale calano.
21 dic. 2017

Lascia un commento

Top