Malanni di stagione: la tosse compulsiva. Provoca disagi durante le rappresentazioni lirico-teatrali Attualità 9 Dicembre 2017 di Romolo Ricapito Dicembre è il mese della…tosse che, fastidiosa, accompagna le serate invernali. Chi non vuole rinunciare al cinema, o al teatro, pensando di essersene almeno momentaneamente liberato (della tosse, ovviamente) deve soccombere. Ossia, non si può fare a meno di tossire, è un riflesso incondizionato, soprattutto per liberare la gola e le vie respiratorie. Capita allora di tossire in teatro mentre gli attori sul palco recitano. Costoro, abituati per mestiere a questo tipo di disagi, ovviamente non possono reagire. Ma dopo che qualcuno, trattenendosi, alla fine esplode in un concerto di tosse, un altro spettatore, magari lontano in sala, incoraggiato dal precedente, tossisce e così tutti gli altri. Ecco dunque un sovrapporsi di voci che tossiscono . Occorrerebbe rileggere La Fontana Malata che è una bellissima poesia di Aldo Palazzeschi. I medici sconsigliano, per evitare la diffusione dell’influenza che si trasmette nell’aria con goccioline di saliva, di frequentare i luoghi pubblici. Ad alcuni però, con tossi e sindromi febbrili in atto, non va di rinunciare allo spettacolo teatrale già prenotato. Al cinema la cosa potrebbe essere più sopportabile, magari se la sala è semivuota. Ma essendo spesso le sale molto più frequentate a dicembre, la cosa non è alleggerita. E pazienza se un attacco di tosse del vicino di poltrona ti annulla l’ascolto di una battuta importante all’interno del film. Non puoi mica dirgli”taccia!”. Gli effetti più brutti delle sindromi da tosse sono quelli che si presentano ai concerti di musica classica e lirica. I cultori del bel canto non sopportano interazioni esterne. E’, in questo caso sì, è possibile che se qualcuno tossisce durante l’acuto del soprano protagonista, potrebbe essere indotto a smettere dallo “shhhhh!” di più spettatori paganti. Essi non accettano che tossi moleste penetrino nel padiglione auricolare, turbando l’ascolto di musica divina. 9 dicembre 2017