Sei qui
Home > Cultura > Cinema > LECCE- Un breve incontro con Simona Ciullo in chiusura del Maggio Musicale Salentino, il Festival che ha fatto vibrare la città barocca!

LECCE- Un breve incontro con Simona Ciullo in chiusura del Maggio Musicale Salentino, il Festival che ha fatto vibrare la città barocca!

Gianluca Milanese e Simona Ciullo al Festival

di Pompea Vergaro

simona ciullo
Simona Ciullo
Con grande clamore e notevole successo è calato il sipario sulla IX Edizione del Festival Maggio Musicale Salentino svoltosi alcuni giorni fa nel prestigioso Teatro Paisiello, che ha radunato un appassionato ed entusiasta pubblico.
La kermesse musicale si è snodata in 3 serate, offrendo alla città di Lecce una intensa pregevolezza ospitando un ensemble, accanto alla buona musica, di arte,poesia e danza. Il Maggio Musicale Salentino è ideato, progettato e condotto magistralmente dal Direttore artistico Gianluca Milanese e dalla project manager Simona Ciullo, sua compagna anche di vita, donna di grande cultura.

Un successo, dunque, conclamato, che è andato rafforzandosi lungo gli anni, sottolineato, come sempre, dal giornalismo locale che ha compreso il valore e lo spessore di tanta competenza, passione e sperimentazione.

Gianluca Milanese e Simona Ciullo al Festival
Gianluca Milanese e Simona Ciullo al Festival Maggio Musicale Salentino
Abbiamo incontrato Simona Ciullo per una breve chiacchierata e le chiediamo, a poche ore dalla chiusura del Festival, qualche impressione ancora sull’onda delle emozioni
-Sono molto soddisfatta e piacevolmente sorpresa di tanta attenzione di pubblico. Le
nostre fatiche ci mostrano già i frutti di quel sogno custodito nel cassetto che risale a
9 anni fa e che è andato, magicamente, realizzandosi.
In apertura del Festival sei stata definita coraggiosa. Ti chiedo quale è il segreto di tanto coraggio
-Sì, è vero e quella definizione mi è piaciuta particolarmente, perché so bene, anzi sappiamo bene io e Gianluca che fare cultura con tanto impegno e poche risorse significa avere anche molto, molto coraggio. Il segreto? è credere nel cambiamento, in quel cambiamento che deve appartenere a tutti. Perché è facile lamentarsi e dire che le cose non funzionano! Ma il destino della vita è nelle nostre mani. Certo nulla è facile. Ed il coraggio deve essere sostenuto anche da tanta tenacia. E il Festival ci ha offerto l’opportunità di dimostrare che nulla è impossibile. Da qui il nostro impegno a promuovere la cultura salentina e questo viaggio lo ha dimostrato!
Sei sognatrice, ma concreta. In questa edizione, accanto alla voce della poesia della poetessa salentina Claudia Petracca, gli ospiti hanno ricevuto un gradevole e
apprezzatissimo benvenuto da raffinate opere d’arte allestite nel foyer del Paisiello, realizzate e donate dall’artista salentina Giulia Epifani. Una di queste” L’altro volto della città” si accompagnava con dei segnalibri dove si tracciava la tua personalità. Ci chiarisci quale è il messaggio? O meglio la novita?
-Sì, certamente. La novità è che ho voluto mettermi in gioco e mi sono candidata alle Comunali. Nel segnalibro ho tradotto il mio sentire profondo e concreto come d’altronde vivo la vita. La musica, intesa come incontro, il cammino con uno sguardo al passato, vivendo il presente per progettare il futuro, la forza della natura dalla quale trarre esempio, l’incontro di tutte le forme della cultura. Tutto legato all’anima che è Arte. Questa non è una semplice elencazione di parole, ma raccontano quello che ho realizzato e il molto ancora da fare, sempre al meglio per promuovere la
cultura salentina e oltre. Certamente non da sola, ma insieme alle Associazioni del territorio per le quali ho un Progetto ambizioso che è quello di dare maggiore concretezza alla nostra città che è votata alla cultura. E il Festival ne è l’esempio: un mix perfetto di eccellenze che dialogano in una condivisione corale.
Ci potrebbe dare qualche piccolo chiarimento in merito a questo Progetto?
-Con piacere, perché mi sta molto a cuore! È un sogno che vorrei realizzare, ma concreto, perciò realizzabile. Vorrei dare vita a Lecce a un luogo condiviso, una “Officina delle Associazioni”, una “Association Federal Building”. Mi spiego meglio. Utilizzare un immobile comunale con servizi condivisi da tutte le Associazioni salentine dove ciascuna condividerà questo luogo per le proprie attività e contestualmente poter creare una rete per sviluppare nuove potenzialità. Ringraziamo Simona Ciullo e ci lasciamo rivolgendo un inno alla sua passione per la
cultura, quella vera, quella sudata!

Lascia un commento

Top