Sei qui
Home > Attualità > Protocollo sperimentale contro il Caporalato: registrato un trend migliorativo nella rilevazione delle irregolarità, rispetto all’anno precedente

Protocollo sperimentale contro il Caporalato: registrato un trend migliorativo nella rilevazione delle irregolarità, rispetto all’anno precedente

extracomunitari-lavoro, caporalatoProsegue l’attività del Tavolo Permanente di Coordinamento per l’area metropolitana di Bari, costituito il 27 luglio scorso, in attuazione del Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura, riunitosi  in Prefettura a Bari e presieduto dal Prefetto di Bari Carmela Pagano. Hanno partecipato i rappresentanti della Regione Puglia, delle amministrazioni statali periferiche dei ministeri firmatari del Protocollo sperimentale (Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e del Lavoro e delle Politiche Sociali), degli enti di vigilanza interessati, dei responsabili provinciali delle forze dell’ordine, delle organizzazioni datoriali e sindacali nonché componenti dell’associazionismo e del volontariato.

Secondo i dati forniti dalla Direzione Territoriale del Lavoro, nel periodo agosto- metà settembre 2016 si è registrato un trend migliorativo nella rilevazione delle irregolarità, rispetto all’anno precedente. Ciò è merito, secondo le valutazioni del Tavolo, anche della precisa comunicazione dei contenuti del protocollo sperimentale. In particolare, sono state ispezionate 130 aziende del territorio dell’area metropolitana, verificati 880 lavoratori di cui 60 risultati irregolari e 54 a nero, operanti prevalentemente in aziende agricole a conduzione familiare.

Nel corso della riunione sono state, quindi, condivise le priorità da perseguire attraverso specifici gruppi di progetto, con il coinvolgimento di sindaci dei comuni maggiormente interessati alle attività agricole per una più puntuale analisi del contesto territoriale, per definire concrete proposte di intervento per la creazione di strutture informative e di supporto, anche alloggiativo, ai lavoratori stagionali, destinando a tali fini anche beni confiscati alla criminalità organizzata. Indispensabile,  altresì, assicurare il massimo raccordo nell’articolato sistema dei controlli dei servizi ispettivi e delle forze dell’ordine.caporalato-lavoro-nero-campi-pomodori-696x392

Attese le caratteristiche del lavoro agricolo nell’area metropolitana di Bari, basato prevalentemente su forza lavoro italiana che si sposta tra diverse province, anche di altre regioni, appare centrale il tema del trasporto per contrastare il fenomeno del caporalato, anche nelle sua forme più evolute di servizio fornito da agenzie interinali.

Tali azioni si avvarranno dell’apporto scientifico di istituzioni di ricerca e di formazione del territorio, anche al fine di supportare le imprese agricole in innovativi processi di lavoro, valorizzando la finalità insita nel citato Protocollo sperimentale di sostenere lo sviluppo economico territoriale anche nel settore agricolo, analogamente a quanto si sta facendo a livello nazionale rispetto al comparto industriale con il progetto “Industria 4.0”.

A conclusione della riunione è stato condiviso l’impegno di costituire tre gruppi di progetto che opereranno all’interno del Tavolo Permanente di Coordinamento.

Con i Fondi PON Legalità 2014-2020 sarà finanziato Sistema informativo a supporto del Tavolo Permanente di Coordinamento  contro il caporalato e sfruttamento lavorativo in agricoltura che si occuperà di progettare una sempre più aggiornata base conoscitiva del contesto lavorativo agricolo, partendo dai comuni di Polignano a mare, Monopoli, Turi, Sammichele di Bari, Rutigliano, Ruvo di Puglia, Corato, Terlizzi, Bitonto, Casamassima, Adelfia, Conversano, Locorotondo, Noicattaro e Mola di Bari, e formulando proposte per la creazione in detti territori di strutture  informative e di attività di sostegno, anche alloggiativo, in favore dei lavoratori.

Lascia un commento

Top