Amélie Nothomb all’Università degli Studi di Bari : presentazione del romanzo Il Delitto del Conte Neville. Cultura e comicità irresistibili di una scrittrice amatissima perché molto estrosa oltre che talentuosa Cultura Libri 26 Febbraio 2016 di Romolo Ricapito Presso il Salone degli Affreschi del Palazzo dell’Ateneo a Bari si è tenuta la presentazione del libro di Amélie Nothomb“Il Delitto del Conte Neville” edito da Voland, 93 pagine, 14 euro. Era presente la stessa scrittrice, che ha incuriosito per il suo look, composto da cappello nero su abito nero e sciarpa nera. La Nothomb, molto famosa anche per la sua estrosità, è stata accolta da una sala entusiasta, composta soprattutto da studenti, francesisti e da un pubblico altamente specializzato. Tanto che, ancora prima della traduzione dal francese, molti già ridevano alle battute folgoranti dell’illustre ospite. Amélie Nothomb”Il Delitto del Conte Neville” Amelie Nothomb è nata in Belgio, ma ha trascorso la sua infanzia in Giappone. Questa sua caratteristica, che emerge in molti dei suoi libri, è stata oggetto di dibattito dopo la presentazione del professorMatteo Majorano, il quale ha parlato di Amélie Nothomb come di un “fenomeno culturale di massa“, ma che beneficia della stima della critica . Dunque un personaggio senza precedenti. Il successo di Nothomb è stato paragonato a libri come L’Amante di Margherite Duras. Saggi su di lei sono stati editi in Francia, Gran Bretagna e Italia. E’ questo un segnale di estrema attenzione : Amélie Nothomb è una narratrice particolare, con una scrittura semplice che però non è sinonimo di “facile”. La sua narrativa può considerarsi una fiaba sovrannaturale, ma la scrittrice cambia genere con grande facilità, creando dialoghi appassionanti. Nei romanzi è presente un codice morale, spesso c’è anche un crimine, ma accompagnato alla lotta contro i luoghi comuni. Alcuni suoi personaggi sono degli adolescenti adultizzati. Inoltre le storie recano la memoria del teatro delle maschere giapponese. L’argomento di Il Delitto del Conte Neville ha origine dalla predizione di una veggente : il protagonista ucciderà qualcuno durante un garden party. Tra i personaggi, quello di Serious, adolescente problematica e in fuga. Trattasi dunque di storia di nobili che sono visti come personaggi marginali, perché squattrinati. Essi si battono per vendere il loro castello. Il romanzo contiene inoltre brani epistolari. Il Conte Neville sa ricevere, il suo essere ospitale è infatti il suo principale talento. Ma “essere nobili significa avere più doveri”. E, soprattutto, non perdere mai il proprio contegno. E’ stato rilevato come l’ultimo successo della Nothomb sia un romanzo dalla comicità irresistibile. Esso è già il ventiquattresimo della sua carriera . La scrittrice , quarantanovenne, ha pubblicato il primo romanzo nel 1994: Igiene dell’Assassino. “Il romanzo è anche profetico, per il fatto che sono stata nominata baronessa” ha detto Nothomb, intervenendo. La scrittrice ha ribadito l’importanza della sua infanzia in Giappone, della quale conserva un “io” molto ben radicato. Amélie Nothomb” Nei primi dieci anni di carriera, ha aggiunto Amélie Nothomb, “gli editori correggevano la mia scrittura, ritenendola troppo “belga”. Alla domanda dell’autore di questo articolo sul perché i suoi romanzi siano così brevi, Nothomb ha risposto: “mi vengono così, Il Delitto del Conte Neville se fosse troppo lungo diventerebbe insostenibile e non si arriverebbe a leggerlo fino in fondo”. Sul suo primo successo, Igiene dell’assassino, la scrittrice interrogata dal pubblico ha risposto classificando l’adolescenza come un periodo terribile e rivolgendo alla platea la domanda: “come avete fatto a sopravvivere? Siete stati felici”?, ottenendo un “no” generalizzato come risposta. La narrativa di Amélie Nothomb cancella i generi letterari. Essa contiene elementi poetici? “Sì”, risponde, ma poi chiarisce: nella cultura giapponese (della quale è pregna, n.d.r.) non si risponde mai di no. I romanzi finora scritti da Nothomb sono ben 85, dunque in grandissima parte inediti. La letterata si è paragonata a Sherazade, la protagonista di Le Mille e una notte.”L’importante è non smettere mai di raccontare”. “Alcuni mi hanno chiesto di scrivere un romanzo sui migranti -ha aggiunto- ma io non so farlo, è un argomento troppo impegnato. I miei romanzi nascono da dettagli, spesso da conversazioni ascoltate per caso. Nothomb ha raccontato del padre: diplomatico di giorno e cantante di notte. Ha quindi parlato, su richiesta, del romanzo Peplum, ambientato a Pompei. Esso nacque dopo il suo risveglio dall’anestesia totale successiva a un’operazione.”Non sono mai stata a Pompei”. Per contratto, i romanzi della Nothomb non devono avere il titolo cambiato nelle edizioni straniere e dunque anche in Italia. L’editore italiano trovò però il titolo Peplum “orribile” per il nostro pubblico, perché ricordava certi film di serie B degli anni Cinquanta e Sessanta : in quest’unico caso la scrittrice è stata convinta nel trasformarlo in Ritorno a Pompei. Per contratto, i romanzi della belga non devono riportare note esplicative. Ella nella sua scrittura è stata influenzata dalla lettura e dallo studio di classici greci e latini fatto in gioventù.