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Rachele Andrioli e Coro a coro per Il tango di Tito a LaFabbrica – Museo delle Tabacchine di Campi Salentinala

Giovedì 22 luglio alle 19:30 (ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a swapmuseum@gmail.com o al 3290992577) a Campi Salentina, nell’ambito del progetto “Il tango di Tito” di SwapMuseum, si terrà l’inaugurazione de “LaFabbrica – Museo delle Tabacchine” (via Luca Rosati 5).
LaFabbrica – Museo delle Tabacchine

LaFabbrica è il primo museo che racconta e analizza la storia del lavoro femminile e il mondo rurale del Salento. Nato all’interno dell’ex Tabacchificio privato della famiglia Guarino, il museo ospita, infatti, una vasta collezione rappresentativa degli elementi identitari che hanno caratterizzato usi e costumi del territorio tra fine ‘800 e ‘900, raccolti nei decenni dal novantasettenne Tonino Guarino e dalla figlia Maria Novella Guarino e salvati dalla dispersione: documenti e ricordi di un tempo perduto che raccontano il patrimonio di tutti noi. La serata sostenuta dagli Amici del Museo – Conti Zecca (che proporrà anche una degustazione di vini), BonavistaVision ottica Ingrosso – ospiterà il concerto di Rachele Andrioli e Coro a Coro, progetto ideato e diretto dalla cantante salentina. Coro a Coro è un laboratorio di canto d’insieme in continua evoluzione per donne che amano cantare. Si attraversano musiche popolari e d’autore dal mondo, si scopre il fascino della polifonia e la forza terapeutica del canto.

LaFabbrica – Museo delle Tabacchine

Rachele Andrioli, nel suo lavoro per uno sviluppo della voce secondo stilemi della tradizione utilizzando tecniche innovative, attinge a esperienze di viaggi, collaborazioni e incontri con le altre culture del mondo. In questo modo la tradizione pugliese viene a confronto e sintesi con quella di terre vicine e lontane, diventando lo “strumento” che caratterizza fortemente i suoi progetti musicali. In pochi anni ha acquisito un ruolo importante nell’ambito delle nuove proposte artistiche dal Salento realizzando una intensa attività concertistica (in solo e con numerose formazioni) e laboratoriale in Italia e all’estero. In attesa della produzione discografica di “Leuca”, recentemente ha pubblicato i singoli “Te spettu” e “Finisterrae“. Rachele Andrioli è ideatrice e protagonista, con Elsa Corre, Ugía Pedreira e Coro a Coro, di “Marinae. Storie di donne alla fine della terra”, originale progetto, realizzato da Finisterre, con il coordinamento di Erasmo Treglia, nella Programmazione Puglia Sounds Producers 2020/2021 della Regione Puglia. Marinae racconta la storia di tre donne, tre voci, tre radici in tre speciali punti di osservazione ai lembi estremi d’Europa: il capo De Finibus Terrae di Santa Maria di Leuca in Puglia (Rachele Andrioli), il Cabo Fisterra in Galizia (Ugía Pedreira) e il Penn-ar-Bed/Finistère in Bretagna (Elsa Corre).
LaFabbrica – Museo delle tabacchine

All’interno dell’ex Tabacchificio Guarino, è uno spazio culturale al suo anno zero. Il nome scelto fa riferimento a molteplici significati insiti nella sua storia: l’edificio, conosciuto in paese come “la Fabbrica di Don Pippi”, oggi rappresenta simbolicamente anche la “fabbrica”, un cantiere che intende attivare un processo collettivo di recupero di un’identità culturale. Non capita tutti i giorni di essere coinvolti nell’evoluzione di una nascente istituzione museale del territorio. Sentiamo il bisogno di conservare, studiare e valorizzare questa storia di comunità, preservandola dall’oblio. L’obiettivo è costruire insieme un museo entro il 2023, centenario della nascita del Tabacchificio Guarino, con il contributo delle storie di tutti voi. Il museo intende quindi dare nuova dignità alle tabacchine, vere protagoniste che lavoravano in questo luogo svolgendo un’attività tutta femminile, oggi scomparsa, che ha segnato profondamente il tessuto economico e sociale del Salento.

LaFabbrica – Museo delle Tabacchine

La Fabbrica nasce per volontà del concessionario Giuseppe Guarino negli anni ‘20 del Novecento nei locali adiacenti la villa di famiglia, prima adibiti a stalle e ricovero per carrozze. L’azienda a gestione familiare rimase in attività fino al 1945 producendo tabacco di qualità orientale Xanty Yakà. All’interno della Fabbrica lavoravano ogni anno, da novembre a maggio, circa un centinaio di operaie tabacchine guidate dalla maestra (mescia) che impartiva gli ordini e dirigeva i lavori. Vi erano poi un falegname tuttofare che aiutava le donne nei lavori quotidiani più pesanti e una guardia incaricata dal Monopolio di Lecce che aveva il compito di aprire ogni giorno i battenti e controllare che non venissero trafugate foglie di tabacco. Il tabacchificio era costituito da un grande ambiente di 200 mq circa dotato di due finestre per l’illuminazione naturale e di un grande deposito dove veniva conservato il prodotto finito (ballette di tabacco) pronto per essere consegnato alla Manifattura Tabacchi di Lecce.

Le tabacchine, di età compresa tra i 12 e i 70 anni, svolgevano circa 10 ore di lavoro al giorno, indossando quasi tutte un camicione di tela grigia e una cuffia per tenere i capelli raccolti. In Fabbrica erano impiegate in diverse mansioni creando una vera e propria catena di montaggio: le cernitrici sedevano su panche di legno ai lati di un lungo tavolo e avevano il compito di dividere le foglie di tabacco in base alla grandezza e alla qualità; le spianatrici, anch’esse ai lati di un lungo tavolo, rendevano piana la superficie delle foglie aiutandosi con il calore o con l’apporto di umidità a seconda della stagione; le imballatrici comprimevano le foglie di tabacco utilizzando particolari telai in legno e un tornio meccanico, producendo le caratteristiche ballette rettangolari.

Dopo la morte di Giuseppe Guarino (1954) il figlio Antonio, oggi 98enne, abbandona lo studio di avvocatura di Roma e torna al Sud per mandare avanti l’azienda agricola di famiglia, affascinato dal mondo contadino. Il vecchio Tabacchificio del padre, ormai abbandonato, diventa il luogo di raccolta di oggetti del mondo rurale che lo stesso Antonio Guarino salva dalla dispersione, in un tempo diventato sempre più tecnologico e frenetico. Tonino rappresenta per il paese un punto di riferimento: gli amici iniziano a consegnargli “le cose vecchie” invece di buttarle, ponendo le basi per la creazione di una raccolta ancora in evoluzione. La collezione è stata poi incrementata e valorizzata dalla figlia Maria Novella, alla quale si deve soprattutto la volontà di trasformare quello spazio privato e “delle meraviglie”, ricco di documenti e ricordi di un tempo perduto, in un museo pubblico che racconti il nostro passato alle nuove generazioni.
LaFabbrica – Museo delle Tabacchine è tra i partner del progetto “Il tango di Tito”. Partendo dai tanghi composti, scritti ed interpretati dal cantante per avvicinare il grande pubblico, compreso quello più giovane, alla musica colta, il progetto di Swapmuseum, nato dalla collaborazione con, oltre a LaFabbrica, Archivio Schipa – Carluccio, ASD BelTango Lecce, Factory Compagnia Transadriatica e associazione musicale Opera Prima, vincitore del Programma straordinario in materia di cultura e spettacolo della Regione Puglia, intende  far conoscere la carriera e la storia di Tito Schipa con incontri, passeggiate urbane, workshop e milongas.
19 luglio 2021 

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