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MANDURIA- Un ex asilo per ampliare l’ospedale

Manduria, asilo bianchetti per apliare l'ospedale

MANDURIA – Il Sindaco Pecoraro consegna alla Asl l’ex asilo Bianchetti, per ampliare gli spazi  dell’ospedale Giannuzzi e migliorare la logistica della struttura. 

Questa mattina giovedì 14 gennaio è avvenuta la “consegna delle chiavi” dell’immobile conosciuto come  “ex asilo Bianchetti” nelle mani della dott.ssa Irene Pandiani, in qualità di direttore sanitario dell’ospedale  Giannuzzi di Manduria e rappresentate della Asl Taranto. L’immobile che fino ad oggi era in comodato al  Comune di Manduria, per volontà del sindaco Gregorio Pecoraro e in accordo con i vertici sanitari, passa  nelle mani della Asl con lo scopo di ampliare gli spazi a disposizione del nosocomio, per una maggiore  funzionalità della struttura ospedaliera e per migliorare i servizi alla vasta utenza. Alla consegna, con  sopralluogo e presa visione dello stato dell’immobile, hanno partecipato anche l’assessore alla sanità  Fabiana Rossetti, il direttore amministrativo Asl dott. Andrea Chiari, il direttore del distretto socio sanitario  dott.ssa Gloria Saracino,

La consegna della chiavi

e la dott.ssa Rossella Moscogiuri, direttore del dipartimento farmaceutico. Sicuramente i locali dell’ex asilo, che tra l’altro è sottoposto a vincolo archeologico, necessitano di importanti lavori di ristrutturazione, ma una volta eseguiti sarebbero molteplici i benefici per l’utenza, ad  esempio si potrebbe ipotizzare il trasferimento della farmacia ospedaliera, risolvendo così gli attuali  problemi logistici che tanto disagio stanno procurando. Di questa possibile destinazione si dichiara  favorevole la dott.ssa Rossella Moscogiuri, che così commenta la notizia: “Questo passaggio di mano  dell’immobile è un momento simbolico che suggella la fine di un lungo percorso di trattative fra ASL di  Taranto e Comune di Manduria che parte da lontano, dal 2009. Fu allora che il compianto Direttore  Didattico Pietro Brunetti, il cui contributo alla Politica manduriana è nella memoria di tutti i suoi  concittadini, mi chiese di sensibilizzare la Direzione Strategica della ASL sull’opportunità che si effettuasse  la permuta di Palazzo Giannuzzi, straordinaria costruzione in pietra leccese di proprietà dell’Ente sanitario,  con l’ex Asilo Bianchetti di proprietà del Comune annesso al corpo del Vecchio Ospedale. Pietro si era  rivolto a me in quanto interlocutore a stretto contatto con la Direzione Generale al tempo stesso sensibile  alla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio artistico di Manduria. Pietro aveva immaginato i vantaggi  dell’operazione per ognuna delle parti in causa: il Comune sarebbe entrato in possesso di un immobile di  elevato valore artistico, strategico per la riqualificazione del Centro storico; la ASL avrebbe potuto disporre  di un ulteriore spazio utile all’espletamento di attività nosocomiali. L’emergenza da COVID – 19 ha impresso  un’accelerazione alla definizione della permuta perché la temporanea conversione del Ospedale-Pronto-Soccorso-ManduriaPresidio Ospedaliero  in Ospedale COVID ha provocato un’interdizione dell’accesso dei cittadini sia alla Farmacia Ospedaliera,  deputata alla distribuzione diretta di farmaci a pazienti che risiedono nell’ambito territoriale del  Distretto 7, sia al Laboratorio Analisi che effettua il monitoraggio di pazienti in trattamento con  anticoagulanti orali. In questo quadro, l’ex Asilo Bianchetti rappresenta il contenitore ideale delle attività  di questi servizi perché permette l’accesso dall’esterno in condizioni di totale sicurezza dei cittadini. Ho  rispolverato questi ricordi da cittadina, ma non posso fare a meno, da Direttore del Dipartimento  Farmaceutico della ASL, di nutrire la speranza che si attui in tempi brevi il progetto, fortemente sostenuto  dalla Direzione Generale, di ristrutturare l’immobile e migliorare la logistica della Farmacia Ospedaliera del  Giannuzzi finora penalizzata dalla mancanza di spazi alternativi e attualmente costretta ad assicurare le  terapie farmacologiche ai pazienti tramite la Croce Rossa”. 

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