Al Bif&st Carlo Verdone e Claudia Gerini per festeggiare i trent’anni di Viaggi di nozze Cinema Festival 30 Marzo 20251 Aprile 2025 di M. Siranush Quaranta Ieri mattina nella giornata conclusiva del Bif&st in un Petruzzelli esaurito è stato proiettato il film Viaggi di nozze. Subito dopo si è tenuto l’incontro con Carlo Verdone e Claudia Gerini che hanno voluto festeggiare a Bari i trent’anni della pellicola. Una folla ordinata si era messa in attesa dell’apertura del teatro già dalle 7.30 del mattino. Claudia Gerini, Carlo Verdone e Angela Prudenzi Il film è diventato un lungo viaggio, il primo viaggio di amore verso il pubblico. Carlo Verdone ha manifestato lo stupore per come il film sia stato accolto, perché “quando ho scritto il film non avevo idea che sarebbe entrato così prepotentemente dell’immaginario collettivo: io cercavo di fotografare delle situazioni che caratterizzassero i tre episodi, ma soprattutto quello di Ivano e Jessica, dove cercavo di raccontare la realtà di un mondo giovanile, con il suo vuoto primario, il degrado e un momento di disfacimento di questa coppia che con il mantra “famo strano” vuole andare oltre, inventandosi sempre qualcosa di più per trovare eccitazione, ma alla fine a forza di andare oltre consumano tutto subito e quindi quando tornano a casa non hanno più niente da dirsi”. L’obiettivo era quello di raccontare in maniera lucida alcune categorie di persone, ed è stato il film d’esordio di Claudia Gerini in una commedia, di cui l’attore dice “abbiamo lavorato bene insieme, perché abbiamo la stessa ironia, è spiritosa e ha il senso dell’osservazione. Abbiamo dato fondo alla nostra creatività, e spesso le scene più divertenti di Viaggi di nozze sono nate al momento, come la scena sulla terrazza dell’hotel a Firenze”. Per cercare di interpretare il personaggio di Jessica, la Gerini ha ricordato come abbia usato il senso di osservazione, l’ironia e lo sguardo rivolto verso le persone a lei vicine. “Io osservo tantissimo la gente ed ho messo in Jessica il sentimento di non essere mai entusiasta, felice, ma sempre annoiata perché non sa guardare al senso di bellezza della vita”. “Di quel film, che è un insieme di malinconie e risate, ricordo tante cose – ha ripreso Verdone raccontando la sua visione del cinema -. Si tratta di un film comico, ma è in realtà una commedia, un film che narra anche momenti drammatici e di degrado, parlando della solitudine, dei disastri delle famiglie allargate, ecc. Abbiamo anche anticipato tante cose oggi attuali: i cellulari, la mancanza di temi di conversazione, l’isolamento, l’omologazione. È indispensabile intercettare i rumori della società, anche i suoi aspetti negativi, perché se in una commedia non ci metti un po’ di poesia e dei momenti di riflessione questa resta fine a sé stessa, e alla fine non ti rimane più niente. Deve arrivare qualcosa allo spettatore alla fine del film, ed io in ognuno di essi ho sempre messo un po’ di malanconia “. I due attori applauditi dal pubblico Viaggi di nozze rimane nella storia del cinema perché è riuscita a raccontare e prevedere in maniera lucida quello che poi di lì a poco sarebbe accaduto, dove negli anni 2000 la globalizzazione ci ha tutti uniformati e formattati, e dove la tragicomicità è un segno identitario di Carlo Verdone, che si ritrova nei suoi film migliori. Tra i due attori esiste un’affinità magica, un’amicizia e complicità che li unisce in un legame memorabile, anche mentre si raccontano sul palco del Petruzzelli. Mentre l’attrice ricorda che dopo questo film ha capito che poteva essere un’attrice brillante, addirittura comica, il regista aggiunge che quando ha cominciato a fare questo lavoro non pensava di avere una carriera professionale così lunga, arrivata a 47 anni, e questo grazie alle idee che non sono mai mancate e al pubblico che l’ha sempre sostenuto e incoraggiato. Un ricordo è poi andato agli amici e colleghi persi durante il cammino come Massimo Troisi, Francesco Nuti ed Eleonora Giorgi. L’autore, nella sua cinematografia, ha scritto dei memorabili personaggi femminili sempre esaltatone le figure rese indimenticabili, un’attenzione determinata dalla sua esperienza personale, in quanto in famiglia è sempre stato circondato da numerose donne per cui nutre una stima enorme.” Voglio essere ricordato come il regista che amava le sue attrici”, ha detto. Nata con la vocazione dell’attrice, Claudia Gerini ha deciso in questi anni di esplorare il mondo della regia per caso, dopo essersi innamorata di un soggetto:“Amo recitare, sono nata come attrice, ma dopo alcune esitazioni, mi sono detta “lo faccio”; è una sfida che ho abbracciato e mi sono autodiretta. Seguire un progetto dall’inizio alla fine, per un anno intero, è tutta un’altra cosa. La regia è arrivata inaspettata, ma non è un cambiamento nel mio percorso, anzi rappresenta un arricchimento. Ho iniziato a fare cinema a quindici anni, crescendo sui set, ed ho ancora l’entusiasmo di allora”. In questo periodo di crisi, dove c’è bisogno di una nuova spinta, Verdone da regista affermato ha invitato ad aprirsi e a porre attenzione ai giovani e al cinema indipendente (ma con le dovute cautele) in cui individuare i registi, sceneggiatori e attori del futuro, riconoscendo la passione e la preparazione delle nuove generazioni, attente alla propria cultura cinematografica e alla memoria storica. Oggi vari problemi portano ad indebolire la qualità del cinema e bisogna cercare di muoversi con prudenza e regolamentarne la qualità. “Sono disposto a fare un passo indietro affinché i più giovani si facciano avanti. Bisogna arrivare a un ricambio generazionale, incitarli a conoscere gli stili dei grandi registi prima di trovare il proprio. Sono i grandi autori che mi hanno spinto a provarci. Occorre studiare, vedere i film del passato per creare le basi da cui partire per trovare poi un proprio stile”. A conclusione dell’incontro è stato chiesto: che fine hanno fatto Ivano e Jessica? I due attori hanno risposto” Siamo qua, a Bari, in questo teatro, tra questo pubblico affettuoso che a trent’anni da Viaggi di nozze ci riserva ancora questo amore incondizionato”. In serata a Carlo Verdone è stato assegnato il premio Bif&st Arte e cinema, consegnato dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Il regista Verdone con Oscar Iarussi La Gerini e Verdone al fotocall