di Anna Gomes

Un clima incandescente infiamma Parigi, il popolo francese scende in piazza contro la nuova Riforma delle pensioni, che fa slittare i termini del pensionamento di due anni. Un maxi corteo che dura da nove giorni, una mobilitazione generale per dire no all’innalzamento dell’età pensionabile a 64 anni del governo Macron.

Come sappiamo, la reazione dei francesi è sempre subitanea e violenta, e non si placa facilmente. Più di un migliaio di radicali, i Black bloc, più di trecento feriti, autovetture in fiamme, vetrine in frantumi ed un centinaio di agenti feriti. Si preannuncia un nuovo sciopero generale per martedì 28 marzo.E allora il governo Macron si destabilizza ulteriormente, in questo clima di violenza e vera e propria insurrezione. La visita di re Carlo III d’Inghilterra a Parigi, è stata rinviata, per motivi di sicurezza. Una signora francese Nathalie, 55 anni, impiegata all’Ufficio di collocamento Pole Emploi dichiara “Ho appena avuto due nipotini e vorrei fare la nonna,  prima di diventare vecchia” e continua “Ci dicono che noi francesi siamo viziati. Non è così, noi Francesi ci battiamo da sempre per i nostri diritti e lo facciamo anche per voi Italiani, per tutti” conclude con una punta di orgoglio.