I Federalisti Europei attendono che l’acqua arrivi al loro mulino. La Democrazia come principio alla base di un governo federale degli Stati Uniti d’Europa Attualità Europa 24 Ottobre 201627 Ottobre 2016 di Clelia Conte La prospettiva dei federalisti europei sulla salvezza dell’Europa dalle attuali gravi problematiche è quella più attendibile. Infatti loro non si aspettano di convincere per forza gli altri del loro pensiero poichè da più di settant’anni, da quando Altiero Spinelli fondò il movimento federalista europeo in Italia, attendono che il tempo gli dia ragione e fino ad ora, nessuno ha smentito le loro posizioni. Prima o poi L’Euopa politica si farà! Firenze: manifestanti dell’ MFE Il concetto di “Stati Uniti d’Europa”, considerato un inutile sforzo verso un obiettivo irraggiungibile, viene spesso contrastato dai mass media e da molti scettici. Il grave problema è che la massa è completamente all’oscuro del pensiero politico che il concetto di “Stati Uniti d’Europa” esprime. Durante un percorso durato più di mezzo secolo, l’Europa si è dotata di istituzioni federali come la BCE, il Parlamento, la Commissione, la Corte di Giustizia e l’euro senza ancora mettere in campo un governo federale alla base di tutto ciò. Una soluzione per risolvere i problemi della crisi europea potrebbe essere quella di togliere di mezzo il voto all’unanimità, portare il bilancio federale almeno al 3% del PIL complessivo, estendere il potere di codecisione del parlamento europeo a settori fondamentali come la politica economica e la politica estera e di difesa facendone così la camera bassa di un parlamento federale, di cui il Consiglio europeo diventerebbe la Camera degli Stati, e trasformare la Commissione in un vero governo espresso dal parlamento sulla base del voto europeo. Jean Monnet, che diede l’avvio al processo federativo nel 1950, nonostante non fosse un sognatore, definì la Comunità europea del carbone e dell’acciaio come “prima tappa della Federazione europea”. Lo scrisse a chiaro in quella che passò alla storia come la Dichiarazione Schuman. Quindi, dopo di ciò gli altri passi per l’integrazione europea avrebbero dovuto dirigersi verso l’unione politica. Mi spiace tanto per coloro che contrastano il processo di unificazione che non è affatto un’utopia. Federalisti Europei in azione Basterebbe attribuire alcune determinate competenze al livello sovranazionale lasciando tutte le altre (nazionale, regionale e locale) invariate secondo il “principio di sussidiarietà”. A che cosa servono tanti eserciti nazionali, con tante logistiche differenti e altrettanti centri di comando se Francia, Germania, Olanda, Inghilterra e Italia non devono farsi la guerra a vicenda? Basterebbe un solo esercito con un immenso risparmio economico. I partiti e le istituzioni democratiche devono servire affinchè i cittadini decidano come impiegare le risorse comuni. Occorre perciò un Parlamento Europeo pienamente sovrano e quindi un parlamento federale che possa confrontarsi con il Consiglio europeo su un piano di parità. Il federalismo risponde ad un governo dove la democrazia e la pace tra i popoli sono sovrane. Al Congresso MFE (Movimento Federalista Europeo) di Bari (1980) Mario Albertini si spinse fino a lanciare la parola d’ordine “unire l’Europa per unire il Mondo”. Forse questa può sembrare un’utopia ma è un buon proposito per sconfiggere le guerre e la violenza in tutto il globo. I Federalusti Europei di battaglie ne hanno fatte e con le nuove generazioni, ne faranno ancora fino al raggiungimento, (si spera) del loro grande sogno. http://www.youreporter.it/video_Matteo_Renzi_a_Ventotene_incontra_i_federalisti_europei?refresh_ce-cp