Habemus Papam, Robert Francis Prevost, con il nome di Leone XIV Cronaca Notizie dal Mondo Religione 8 Maggio 20258 Maggio 2025 di Maria Silvia Quaranta La fumata bianca alla quarta votazione Il Conclave ha segnato oggi 8 maggio un momento storico per la Chiesa cattolica, con l’elezione del nuovo Papa alla quarta votazione, avvenuta nel pomeriggio. La fumata bianca, apparsa alle ore 18:07, ha annunciato al mondo l’avvenuta elezione, suscitando emozione e attesa tra i fedeli riuniti in Piazza San Pietro. Il nome del nuovo Pontefice è stato reso noto poco dopo le 19.00 dal protodiacono della Chiesa, Dominique Mamberti. Si tratta del cardinale americano Robert Francis Prevost, che ha scelto per il suo pontificato il nome di Leone XIV. Il Conclave, iniziato il 7 maggio, ha visto la partecipazione di 133 cardinali elettori provenienti da 71 Paesi, rendendolo il più numeroso e rappresentativo della storia della Chiesa. Questo riflette l’impegno di Papa Francesco nel rendere il Collegio cardinalizio più globale, con una maggiore presenza di cardinali provenienti da Africa, Asia e America Latina. Papa Leone XIV La Chiesa cattolica accoglie il nuovo Pontefice, che guiderà la comunità dei fedeli in un’epoca di sfide e cambiamenti, proseguendo il cammino tracciato dai suoi predecessori. Le sue prime parole sono state:” La pace sia con tutti voi, fratelli e sorelle carissimi. Questo è il primo saluto del Cristo risorto, il Buon Pastore, che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anche io vorrei che questo saluto di Pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie e tutte le persone ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra, la pace sia con voi. Questa è la pace di Cristo risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante; proviene da Dio, che ci ama tutti incondizionatamente. Ancora conserviamo nelle nostre orecchie quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva a Roma il mondo intero, quella mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione: Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, il male non prevarrà, siamo tutti nelle mani di Dio; pertanto, senza paura uniti mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo, Cristo ci precede, il mondo ha bisogno della sua luce, l’umanità necessita di Lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi a costruire i ponti con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace. Grazie a Papa Francesco (…), Alla chiesa di Roma un saluto speciale: dobbiamo cercare insieme come essere una chiesa missionaria, una chiesa che costruisce ponti. il dialogo, sempre aperta a ricevere, come questa piazza, con le braccia aperte tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, della nostra presenza, del dialogo e dell’amore. Oggi è il giorno della supplica alla Madonna di Pompei, Nostra Madre, vuole stare vicino a noi con la sua intercessione, il suo amore e vorrei pregare insieme a voi per questa nuova missione per tutta la chiesa, per la pace nel mondo e chiediamo questa grazia speciale a Maria”. Il nuovo Papa ha poi concesso l’Indulgenza Plenaria nella forma stabilita dalla chiesa, con la preghiera a Dio Onnipotente perché conservi a lungo il Pontefice, guida della Chiesa, e conceda pace e unità alla chiesa in tutto il mondo. Un’emozione profonda è apparsa dipinta sul volto di Papa Leone XIV, figlio di Sant’Agostino, missionario. La prima benedizione del nuovo Pontefice Robert Francis Prevost, statunitense di 69 anni, è stato nominato cardinale da Papa Francesco nel 2023. Fino a pochi giorni fa ha ricoperto la carica di Prefetto del dicastero dei vescovi, cioè la persona responsabile della selezione dei vescovi in tutto il mondo. Viene considerato un progressista su alcuni temi come l’accoglienza dei migranti, il cambiamento climatico e l’atteggiamento ai poveri, mentre più conservatore per esempio sui diritti civili. Nato il 14 settembre del 1955 a Chicago, nello stato dell’Illinois, appartiene all’ordine di Sant’Agostino, la comunità di Frati con cui prese i voti nel 1981, e di cui è stato priore generale per due mandati consecutivi. È stato inoltre a lungo missionario in Perù, un paese di cui ha anche ottenuto la cittadinanza.