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L’amore non sceglie il romanzo di Laura Ephrikian

di Piero Fabris

Laura Ephrikian

Laura Ephrikian è in questi giorni in Puglia per promuovere il suo nuovo libro dal titolo: “L’amore non sceglie” (SCe-spazio cultura edizioni. Pagine 131. € 15,00). Dopo libri autobiografici come “Incontri” del 2017, “Lettere a Laura dal mondo dei nessuno” scritto a quattro mani con Nino Mandalà del 2019 e  “Una famiglia armena” del 2019, pensati probabilmente come taccuini di viaggio verso se stessa per obbedire al bisogno di profondità e al bisogno di uscire dal mondo fatato nel quale si sentiva ristretta, la Eprikian è tornata nelle librerie, questa volta con un romanzo.

E’ la storia di una Donna, Clemen Melis, anzi la storia a tutto cuore che non ha confini se non l’Amore che distanze, silenzi e vicissitudini non soffocano, ma segue ritmi e tempi incomprensibili. Il libro ci permette di riflettere su tanti “incidenti di percorso” che, visti con distacco e concentrazione si svelano essere propedeutici alla consapevolezza per il senso della vita. La pianista scopre di “poter Essere” la prima attrice di una vita costruttiva. La protagonista potrebbe essere l’alter ego di Laura, ma è soprattutto un modello che ci interroga e invita a guardare oltre lo steccato di certo esistere ovattato. Nelle pagine del romanzo ci sono tutti i fremiti dell’essere umano che sembra naufragare in realtà superficiali dove la notorietà, il talento e il successo (Clemen è una concertista molto nota) non saziano la fame di Amore autentico che si realizza nello spendere la propria vita per il miglioramento delle condizioni di quanti vivono nell’indigenza più assoluta; di quanti vivono nella diffidenza per l’altro. Clemen si interroga, sente il dolore degli altri, capisce che in certi luoghi i pozzi d’acqua sono una necessità primaria. La protagonista, così come la scrittrice la rappresenta, nella sua naturalezza complessa, non è avulsa da fragilità e paure, al contrario combatte con dubbi e fantasmi, incertezze, periodi di crisi e sensi di colpa, ma i suoi occhi, ovvero le sue anime, sono puntati come telescopi verso la semplicità dell’essere così estraneo a se stesso e assetato d’arricchirsi dell’autentico fantastico. Si riconosce in certe pagine l’entusiasmo contagioso per l’Africa dell’Ephrikian e, dove scompare, lascia il posto e compaiono rivoli di pura umanità che come vasi sanguigni sanno arrivare alle periferie dei dimenticati per realizzare legami che vanno al di là del contatto fisico, amplessi mentali per radure della conoscenza, della consapevolezza che accanto a magnifici paesaggi sono realtà di frastornante silenzio che andrebbe compreso e rispettato, in una parola Amato.

Laura Ephrikian presenterà il suo libro a Bari giovedì 27 febbraio 2025 ore 18,30 presso il Museo Civico. Sarà presente il Console Onorario della Repubblica d’Armenia di Bari Dario Rupen Timurian, dialogherà con l’autrice il Professore Università Bari e del Salento Kegham J. Boloyan, le letture saranno a cura della docente Angela M. Rutigliano.

26 febbraio 2025

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