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Un primo gruppo di siriani armeni di Aleppo dovrebbe giungere a Yerevan per metà dicembre.

Occupazione di Damasco 8.12.2024 @foto di news.am
Maria Silvia Quaranta

di M. Siranush Quaranta

Occupazione di Aleppo @foto di armenpress
Occupazione di Aleppo @foto di armenpress

La capitale siriana Damasco (alla cui periferia nella notte era stata abbattuta la statua del padre di Assad), oggi 8 dicembre, è caduta sotto il controllo dei ribelli, subito dopo che anche Homs – la terza città della Siria – era stata occupata. Le ultime notizie indicano che il presidente Bashar al-Assad con la famiglia ha lasciato Damasco verso una destinazione sconosciuta.

Le informazioni che provengono da funzionari del governo della Repubblica d’Armenia che si occupano della diaspora indicano che ad Aleppo sono ancora presenti 10-12.000 armeni siriani. Secondo queste fonti un primo gruppo di siriani armeni dovrebbe giungere a Yerevan verso il 14 dicembre, con un volo Damasco-Yerevan, come affermato dallo stesso Hovhannes Aleksanyan, capo divisione dell’ufficio dell’Alto Commissariato per gli Affari della Diaspora della Repubblica d’Armenia.

Il 5 dicembre Aleksanyan ha dichiarato, durante un dibattito presso il Media Center di Yerevan sul tema “La situazione ad Aleppo: il destino della comunità armena, problemi di sicurezza e bisogni umanitari”, che l’evacuazione sarà possibile solo se verranno rispettate alcune imprescindibili condizioni, e che alcune famiglie siriano-armene sono riuscite a fuggire da Aleppo, la seconda città siriana.

Ricordiamo che il 27 novembre, il regime di cessate il fuoco era stato violato, quando le forze islamiche antigovernative avevano occupato rapidamente Aleppo con l’avanzata verso sud; la battaglia si era poi spostata nell’area di Hama, e nel suo distretto: la città purtroppo è stata presa con un’offensiva lampo dai ribelli guidati dal gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham.

Vista la situazione attuale ad Aleppo, dopo che la città è passata sotto il controllo delle forze antigovernative siriane il 30 novembre, un paio di giorni dopo l’escalation, alcune famiglie armene sono riuscite a lasciare la città lungo strade secondarie trovando rifugio a Damasco, Latakia e Kessab. L’Ufficio dell’Alto Commissariato riesce a mantenere i contatti con queste famiglie. Nei primi giorni anche a Kessab la situazione era difficile e le istituzioni invitavano la popolazione a tenersi pronta per lasciare la città, ma nel giro di 1-2 giorni le forze governative statali hanno ricevuto rinforzi e il pericolo è per il momento cessato.

Hovhannes Aleksanyan
Hovhannes Aleksanyan

Le autorità armene seguono da vicino gli sviluppi e sono pronte a fornire qualsiasi aiuto in ogni momento. Aleksanyan ha affermato che in questo momento non è possibile organizzare l’evacuazione o consegnare aiuti” in caso di opportunità, si potrebbe prendere in considerazione, ma ora non c’è tale opportunità. L’aeroporto e la zona industriale di Aleppo sono ora sotto il controllo di gruppi islamici. Non c’è nessuna garanzia per un’evacuazione sicura di un gran numero di persone”. Per quanto concerne le famiglie riuscite a fuggire che giungeranno quanto prima a Yerevan il funzionario ha precisato che “siamo pronti a ricevere i nostri connazionali in qualsiasi momento e a occuparci dei loro problemi. Il programma di assistenza sanitaria gratuita per i siriani armeni, introdotta anni prima, è ancora in vigore e siamo pronti a esaminare le esigenze dei nostri compatrioti nell’ambito di questo programma. Invitiamo inoltre le nostre organizzazioni partner a implementare programmi congiunti”.

Per quanto concerne gli armeni siriani che non hanno però la cittadinanza armena, come precisato dall’esperto di diritti umani Sergey Ghazinyan, dovranno richiedere lo status di rifugiati subito dopo aver attraversato il confine con l’Armenia.
Lo stesso Alto Commissario armeno per gli Affari della Diaspora Zareh Sinanyan sta costantemente monitorando la situazione, cercando di valutare lo stato della comunità armena presente.
Secondo gli ultimi dati sono ancora oltre 10.000 gli armeni nella capitale siriana, distribuiti in tre distretti.

Dopo un’interruzione il 3 dicembre, nella Church of the Holy Mother of God ad Aleppo si è svolto il primo incontro pubblico dei rappresentanti della comunità armena. La diocesi di Aleppo stanzia fondi alle famiglie bisognose della città e per gli sforzi di soccorso, attraverso l’intermediazione finanziaria del Catholicosate of the Great House of Cilicia.

Anche altre istituzioni si stanno attivando per espandere le attività di supporto. Come in tutte queste tragiche situazioni è stato registrato un forte rincaro dei prezzi, a causa della scarsità di pane e di acqua.   

Il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica d’Armenia segue gli sviluppi in Siria attraverso il servizio diplomatico della Repubblica d’Armenia in Siria; lo ha affermato in un’intervista ad Armenpress il portavoce del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica d’Armenia Ani Badalyan, confermando che al momento non sono presenti cittadini armeni tra le vittime (anche se resta da verificare la notizia data il 1˚ dicembre dal quotidiano armeno Gandzasar sulla morte del dott. Yervant Arslanian, medico siriano armeno, che era stato ferito il giorno prima  mentre usciva da Aleppo sulla strada di Salamiyah) .

Ara Avetisyan, console generale della Repubblica d'Armenia ad Aleppo
Ara Avetisyan, console generale della Repubblica d’Armenia ad Aleppo

Il console generale della Repubblica d’Armenia ad Aleppo Ara Avetisyan, partito per Damasco il 26 novembre per ricevere le credenziali dal Ministero degli Esteri siriano, non è riuscito a tornare ad Aleppo e continua il suo lavoro da Damasco.
L’Ambasciata e il Consolato generale armeno ad Aleppo, che operano in modalità d’emergenza, esortano gli armeni che vivono nella regione ad astenersi dal muoversi senza un’estrema necessità e ad escludere qualsiasi possibilità di lasciare la città. L’Ambasciata a Yerevan ha affermato che” i connazionali che hanno fatto domanda per la cittadinanza armena ma non hanno ancora ricevuto i loro passaporti ed i cittadini siriani di discendenza armena che desiderano recarsi in Armenia possono presentare domanda alle Ambasciate armene a Damasco o Beirut (ndr: da ultime notizie  tutto il personale diplomatico dell’Ambasciata armena a Damasco continuerà temporaneamente il suo lavoro da Beirut) ed ottenere i visti di ingresso armeni attraverso una procedura semplificata”.

Le bandiere armena e siriana
Le bandiere armena e siriana

La missione diplomatica sta attualmente verificando gli elenchi di coloro i cui passaporti sono già pronti, cercando di capire come consegnarli ai destinatari.
Inoltre, l’Ambasciata e il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica d’Armenia hanno istituito una hotline, proprio per supportare i connazionali in Siria.

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