In libreria “L’Amore non sceglie” il romanzo di Laura Ephrikian interviste Libri 18 Novembre 202418 Novembre 2024 di Piero Fabris Copertina del libro Scrivere è più di un segno lasciato su carta! In una lettera come in un libro vi è l’impronta di chi scrive, vi è l’animo, l’essenza di chi affida a pagine ancor candide il proprio testamento spirituale; vi è il pensiero di chi, attraverso rivoli d’inchiostro, desidera aprire una conversazione con altri, dopo aver maturato un’idea e messo a punto un progetto che è condivisione di un sogno d’Amore. Laura Ephrikian, dopo aver consegnato alle stampe libri, frutto del suo percorso verso se stessa, per comprendere il senso di “incontri”, lasciandosi interrogare “… dal mondo dei nessuno” e viaggiato molto alla ricerca delle proprie radici, per capire cosa voglia dire, essere di “una famiglia armena”, cosicché, ascoltando un impeto interiore ha buttato giù un romanzo dal titolo: “L’Amore non sceglie”. Aveva ancora molte cose da dire, esperienze e matasse di pensieri che ribollivano, urtando sulle pareti del cuore, alla ricerca di uno spiraglio per venire alla luce ed ecco che, un giorno va a trovarla una ragazza che le parla della sua storia d’amore. La giovane donna le racconta di essersi innamorata delle belle parole di un uomo che non ha mai visto e, lei sente subito il bisogno di metterla in guardia. Spesso dietro tante parole ammalianti vi sono orchi, millantatori, truffatori, insomma la invita alla prudenza. Laura, rimasta sola, raccolta nei suoi pensieri afferma: “Queste cose possono accadere! Innamorarsi dell’incanto!” Ed esclama ancora: “Quanta potenza hanno le parole!”. Le vengono in mente coppie d’innamorati come Tristano e Isotta, Paolo e Francesca, Romeo e Giulietta, tutte appartenenti all’immaginario collettivo europeo, poi Laura si ferma a riflettere in particolare su Abelardo ed Eloisa. Lui il più illustre tra gli studiosi della sua epoca, lei la più bella e colta tra le fanciulle della Parigi del XII. Pensò al loro epistolario. Tra di loro scoppiò un’ardente passione, intreccio tra ragione e religione. Laura non sapeva ancora che il seme per il suo nuovo libro era stato piantato. Quella notte, girandosi e rigirandosi nel letto, la sua mente stava girando la chiave del baule delle memorie e frugando tra appunti visivi, i quaderni diario conservati in scatole dei ricordi, trovò il bandolo di quelle cose da dire e ribadire con chiarezza. È così che nacque Clemen, un personaggio d’altri tempi, forse l’alter ego di Laura Ephrikian. Laura Ephrikian La protagonista del “L’amore non sceglie” (Edizioni SCe-Spazio Cultura edizioni. Pagg. 134. € 15,00) è un animo raffinato, un’artista, dal cuore nobile che ama la Poesia e la Danza e magari una proiezione di Carla Fracci libellula assieme a Rudol’f Nureev, piroetta in magiche atmosfere dei palcoscenici onirici. Laura ha dipinto pian piano un personaggio pieno di passione e tormento. Ha concepito una donna innamorata dell’Amore, sempre alla ricerca dell’Amore vero. Sempre alla ricerca dell’isola felice nella quale potersi rifugiare dal male di vivere, dai litigi dei genitori per questioni di soldi, soldi e soldi. Clemen è un’icona della determinazione, diviene pianista, può mantenersi da sola cominciando a fare concerti insieme a un collega, ma un giorno, un incidente le porta via i genitori e il senso di colpa inizia a divorarla e poi l’intesa spirituale col compagno di lavoro si dissolve, il suo partner sparisce e lei, la bella Clemen, si ritrova sola in una foresta di sofferenza e di buio; dolore dentro e dolore esterno dal quale pensa di fuggire viaggiando. Un viaggio fuga in Kenya dove scopre le periferie abbandonate e il bisogno di pozzi. Comprende il bisogno di luce e di abbattere capanne che puzzano. I 19 capitoli intensi del libro appaiono come lascito emotivo dei desideri della Ephrikian, che sembra possedere l’energia dei sedicenni. Laura Eprikian non ha nulla da rimpiangersi, dopo aver studiato al Piccolo di Milano, essere approdata a Roma a 24 anni per prestare il suo ‘viso’ al pianeta cinema e poi ancora a 40 anni nuovamente in gioco, perché non ama sedersi sui vecchi allori, decide di guardarsi allo specchio con l’onestà intellettuale tipica delle persone sensibili e intelligenti. Laura Ephrikian in Africa Laura Ephrikian voleva essere indipendente, fedele al suo spirito libero. Ancor oggi l’artista continua a pensare di aver fatto troppo poco per chi come lei desidera un mondo a dimensione umana. I suoi occhi si posano su quanti si affaticano ogni giorno per portare a casa 25 litri d’acqua e percorrono molti chilometri per andare al pozzo. Non ci meraviglia se questa immagine impressa nel suo profondo, sia divenuta copertina della sua nuova fatica dove un suo disegno rappresenta un’alba pronta a illuminare il nuovo giorno verso il quale si incammina una donna. Sul capo la donna porta la brocca della vita faticosa, una delle sue mani stringono la manina del bimbo, simbolo del futuro e sotto il braccio è avvolto l’infinito Amore. Il mondo di Laura è pura creatività, curiosità e immaginazione, senso estetico che si concretizza anche nel pensare a come allestire arredamenti, dove la funzionalità, la realtà degli spazi sposa la bellezza. Si potrebbe definirla un’autentica artista, lei sorride pensando al suo senso pratico e risponde: “Sono un’Artigiana”. Vorrei aggiungere Scrittrice dallo spirito inquieto. Un giorno chiese ad Alberto Bevilacqua cosa dovesse fare per cominciare a scrivere. Lui le disse: “Tu sei una persona che parla benissimo, sei fantasiosa, hai bisogno solo di un quaderno e una penna”. Ci ha messo 10 anni prima di cominciare! Ma è anche vero che i frutti sui rami si raccolgono al momento giusto e per dirla con un vecchio proverbio: La pioggia non guarda dove deve cadere”. L’Amore come la pioggia non guarda. Semplicemente l’Amore travolge. 18 novembre 2024