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Da Bruxelles, l’onorevole Gemma sulle politiche di coesione “Devono tradursi in maggiori opportunità per migliorare le condizioni dei territori”

di Federica Marangio

<<Le politiche di coesione, la più grande risorsa per il futuro e il presente degli stati membri>>.
Fa eco alla commissaria Elisa Ferreira l’onorevole Chiara Gemma, membro della
Commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo, che ha seguito il
nono Forum sulla Coesione e ha rilanciato sull’aspirazione di questo strumento, perché
<<possa assicurare maggiore equità alle regioni del Sud d’Europa e d’Italia>>. Lo dice con
fermezza e sottolineando per equità <<il soddisfacimento dei requisiti di opportunità che
migliorano le condizioni dei territori sia dal punto di vista economico, ma anche sociale>>. Ed è
proprio sui temi della giustizia e dell’equità sociale che lei sente di dover indirizzare i giovani
del Sud. <<A livello europeo ci riterremo soddisfatti del lavoro svolto solo quando saremo in
grado di garantire ai nostri ragazzi maggiori occasioni di confronto e occupazionali. Come la
commissaria Ferreira ha ribadito più volte, per contrastare la fuga dei cervelli al Sud, bisogna
lavorare congiuntamente con le città e con le regioni. I progetti permettono alla speranza di
trasformarsi in azione>>. L’eurodeputata Gemma insiste sulle competenze da affinare e
investire nel mercato europeo, consapevole delle nuove esigenze dettate dalla società
dell’informazione. E qui uno dei nodi delle politiche di coesione che non significano solo
<<sviluppo, ma anche e soprattutto capitale umano, senza il quale non si scrivono e realizzano
i progetti, per menzionare un esempio>>. <<Eppure – ribadisce l’onorevole Gemma – il report
sulla Coesione evidenzia un alto rischio di decrescita nel Sud d’Italia che risulta così sguarnita
delle competenze e delle capacità idonee a smuovere il capitale a livello locale>>. L’invito che
Chiara Gemma rivolge ai ragazzi del Sud è strettamente collegato alla formazione. <<Per
garantire giustizia sociale e prevenire e ridurre disparità dobbiamo prepararci ad affrontare le
sfide del futuro. Come? Studiando. Sembrerà un paradigma superato con l’avanzare della
tecnologia, ma è un modello imperituro. Nella newsletter che pubblico mensilmente segnalo
opportunità professionali, di formazione, educative, ma anche del mondo del volontariato,
perché ragazzi, solo chi non fa non sbaglia>>.

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