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Agricoltura sostenibile: cosa pensano i consumatori

LA PAROLA AI CONSUMATORI:Nasce un portale d’incontro tra cittadini e produttori locali, nel rispetto dei pilastri dell’economia solidale.

Cittadini consapevoli e aziende sempre più sostenibili. Insieme in una rete che diventa processo partecipativo e si impreziosisce ora di un nuovo tassello: la realizzazione di un portale dove s’incontrano produttori e consumatori. Nasce con questi presupposti www.civitascibi.it che punta a realizzare un inedito modello socio economico dal basso. Si tratta della fase conclusiva dell’omonimo progetto “Civitas Cibi”. All’interno della piattaforma di accreditamento diffuso sono indicate quelle realtà locali che producono in modo sostenibile, secondo i principi dell’economia solidale e dell’agricoltura civica. «Possiamo definirlo un luogo – spiegano i responsabili del progetto, Carmen Valente e Andrea Marulli – in cui convergono la domanda e l’offerta di beni agricoli locali che sia in grado di soddisfare il diritto a un’alimentazione sana e a prezzi accessibili».

Etica e fiducia reciproca, collaborazione e scambio di conoscenze le direttrici di questo sistema solidale. Le aziende possono iscriversi direttamente e possono invitare i consumatori a recensirle, ma può anche accadere che sia direttamente il consumatore ad invitare un produttore di sua fiducia a registrarsi. Tutte le recensioni saranno verificate, attraverso un rigoroso sistema di inserimento dati. Un’idea fortemente innovativa, dal momento che i consumatori diventano protagonisti attraverso le loro valutazioni. Ma non è tutto: le aziende che otterranno un punteggio di 4,5 riceveranno una etichetta con un Qr code. Si tratta di un vero e proprio bollino che potrà essere applicato ai loro prodotti a Km0, in linea anche con l’analisi dei dati emersi dal questionario del processo partecipativo realizzato nell’ambito del progetto. In questo modo, si punta a strutturare un Sistema di garanzia partecipativa, Pgs, che rappresenta una certificazione della qualità e genuinità delle produzioni agricole che operano su base locale, come alternativa alla certificazione del biologico. Le aziende e i consumatori coinvolti fanno parte delle province di Taranto e Lecce. È notizia di questi giorni, infatti, una nuova sede operativa dell’associazione a Copertino.

Va detto inoltre che, nell’ambito del progetto (finanziato dalla Regione Puglia – Avviso Puglia Capitale Sociale 3.0), sono stati realizzati dei manuali con i risultati raggiunti. Saranno fondamentali per trasferire ai volontari il know how di “Civitas Cibi” per le successive attività, in particolare nella divulgazione della neonata piattaforma online. L’intera progettazione si è sviluppata e conclusa seguendo i concetti di sostenibilità e digitalizzazione riconosciuti quali pilastri fondamentali dello sviluppo economico e sociale dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. E non solo, dal momento che sostenibilità e digitalizzazione sono anche le strettamente connesse alle indicazioni del Pnrr. Da qui l’invito alle aziende a registrarsi al portale e ai consumatori a recensirle per essere parte attiva di questo percorso virtuoso.

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