Sei qui
Home > Notizie dal Mondo > Colpiti sette operatori umanitari sotto i bombardamenti in Medioriente

Colpiti sette operatori umanitari sotto i bombardamenti in Medioriente

Colpiti sette operatori umanitari gazasotto i bombardamenti in Medioriente
Anna Gomes

di Anna Gomes

Colpiti sette operatori umanitari sotto i bombardamenti in Medioriente gaza

Il mondo è  a dir  poco inorridito da ciò  che è appena successo a Gaza, hanno perso la vita sette operatori umanitari della Ong Statunitense World Central kitchen, che aiutavano i Palestinesi a sfamarsi e soccorrevano i feriti. Dopo l’attacco Israeliano a Damasco, dove nei giorni scorsi è stata colpita l’ambasciata Iraniana, non c’è più  tregua tra Israele e Palestina.  I sette soccorritori provenivano da tutto il mondo: Australia, Polonia, Regno Unito, Canada e Palestina. L’UE ha aperto immediatamente un’indagine per capire le cause della tragedia e fare chiarezza sul drammatico incidente. Gli operatori umanitari devono essere sempre protetti, secondo il “Diritto umanitario Internazionale” ribadiscono gli esecutivi dell’UE. Ma  a quanto pare, non è stato così e quei poveri ragazzi, quasi tutti giovani, sono morti mentre adempivano al loro dovere, portando soccorso ad un popolo stremato da fame e malattie.

La Bbc ha pubblicato i nomi dei tre  britannici uccisi nel corso dell’attacco israeliano contro un  convoglio di aiuti a Gaza. I tre operatori umanitari sono John  Chapman, James Henderson e James Kirby. Altri cittadini stranieri, tra i sette operatori umanitari uccisi, provenivano da Polonia, Australia, Canada e Stati Uniti.

Manifestazione a gerusalemme

Dai media israeliani si apprende che a Gerusalemme migliaia di manifestanti con a capo fila i parenti degli ostaggi, sono  riusciti a superare i cordoni di sicurezza posti dalla polizia  israeliana e hanno raggiunto l’ingresso della casa del primo ministro  israeliano Benjamin Netanyahu ad Aza Road.  I manifestanti hanno chiesto un accordo che possa riportare in patria gli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza, le dimissioni del premier e nuove elezioni.

Intanto Netanyhau nega ogni responsabilità dichiarando “Purtroppo è stato un tragico caso” e come sempre se ne esce per il rotto della cuffia.

Lascia un commento

Top