di Anna Gomes

Interviste video di Clelia Conte

Il film di Simona Cocozza con Antonio Folletto e Maria Pia Calzone

Nell’ ambito del Bifest, che si tiene a Bari in questa settimana, abbiamo assistito presso il Teatro Piccinni, alla proiezione dell’ultimo film della regista Simona Cocozza: “SottoCoperta”.

I due protagonisti Fiorenzo (un bravo Antonio Folletto) e Matrona (una superlativa Maria Pia Calzone) reggono benissimo la scena impersonando magnificamente i due personaggi principali insieme ad un cast di attori rilevante. Una commedia brillante tutta napoletana su ciò che la vita ci riserva a che nei momenti più difficili.

Fiorenzo, trentenne ingenuo e solitario, sogna da sempre di viaggiare ma, non potendosi permettere una vera vacanza, si barrica in casa  fingendo di essere partito per Santo Domingo (la sua meta ideale). Ben presto si trova di fronte ad un intrusa, bella, spregiudicata ed affascinante, alquanto ageè. Il suo nome è Matrona, un ex prostituta, delusa dagli uomini ed in cerca di una rivalsa personale.

Non avevamo ancora assistito a una commedia così interessante e divertente che parte da un forte desiderio personale (Il viaggio ai Trpici) del protagonista e che poi ci prepara un set in una stanza assolutamente nuovo: un panorama caraibico con tanto di palme, sabbia, e pesci in vasca da bagno. Tutto per le foto (poco credibili) da inviare agli amici. Quando Matrona irrompe a casa di Fiorenzo, egli le appare con tanto di pinne e maschera da sub: a dir poco sorprendente. Matrona gli si avvicina con tutta la sua avvenenza ed esperienza ma il giovane sembrerebbe non esserne attratto a sufficienza.

Non avevamo ancora assistito a una commedia così interessante e divertente che parte da un forte desiderio personale (Il viaggio ai Trpici) del protagonista e che poi ci prepara un set in una stanza assolutamente nuovo: un panorama caraibico con tanto di palme, sabbia, e pesci in vasca da bagno. Tutto per le foto (poco credibili) da inviare agli amici. Quando Matrona irrompe a casa di Fiorenzo, egli le appare con tanto di pinne e maschera da sub: a dir poco sorprendente. Matrona gli si avvicina con tutta la sua avvenenza ed esperienza ma il giovane sembrerebbe non esserne attratto a sufficienza. “Ma non ti piaccio?” Matrona gli si rivolge sicura di se. La sua sensualità dirompente sembra non scuotere abbastanza il ragazzo. Ma ciò che di lui colpirà principalmente la donna, sarà il suo essere diverso dagli uomini finora conosciuti, la sua sensibilità ed il suo essere terribilmente solo. Ed è proprio la solitudine di entrambi i personaggi che li unirà la sera di fine anno, con una bottiglia di spumante stappata all’insegna di una sana allegria e musica caraibica che li fa ballare appassionatamente. Sullo sfondo il Lungomare di Napoli e gli edifici diroccati dei quartieri poveri della città. Fiorenzo cercherà invano di mollare Matrona ma lei lo cercherà ancora, baciandolo appassionatamente in riva al mare. Ci verrebbe da pensare a due “sfigati”, ma non sarà così perché entrambi sanno quello che vogliono e desiderano quel momento.

Il tema del film, così come il titolo è risultato davvero originale tanto che il numeroso pubblico del teatro si è alzato per applaudire.

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Da vedere assolutamente.