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Nasce il dispositivo “Vittoria” a San Giorgio Jonico (TA) per promuovere l’autonomia degli adolescenti

Il 20 Febbraio, presso la Sala Consiliare del Comune di San Giorgio Jonico (TA), si è tenuta la presentazione del “Dispositivo Vittoria”, con la presenza dei funzionari della Polizia Locale, i ragazzi delle seconde classi dell’Istituto Scolastico “𝐺.𝑃𝑎𝑠𝑐𝑜𝑙𝑖, insegnanti e Dirigente C. Bagnardi, il Giudice onorario Francesco Paolo Romeo, la presidente e la commissione per le PP.OO. Maria De Vincentis, la Procuratrice del Tribunale dei minori di Taranto, dott.ssa P. Montanaro, il sindaco C. Fabbiano, e la sindaca dei ragazzi Claudia Forliano.
Il dispositivo nasce per contrastare la violenza di genere, dichiara il deus ex machina del progetto Giudice Romeo, partendo dalla giovane età, sperimentando laboratori nelle classi di scuola media, per poter smontare convinzioni basate sul possesso e crearne invece altre che si basino sul rispetto. Vittoria vuole crescere in autonomia e, per fare questo, necessità delle cure amorevoli di ogni adulto responsabile che sappia indirizzarla nella direzione di una sana autonomia.


Quando l’illustratrice Elena Manigrasso ha fatto conoscere la sua Vittoria alla comandante dei vigili urbani dott.ssa Carparelli, quest’ultima ha dichiarato che avrebbero aiutato il progetto con l’azione, e visto che la serata era basata sulla ricerca, avrebbero dato il loro contributo con la “ricercazione”. Permettere di accompagnare il bambino/a dalla dipendenza alla autonomia senza prepotenze altrui sarà il nostro compito, ha dichiarato. La sindaca dei ragazzi Claudia si è detta rincuorata di questa unione tra le varie agenzie educative, perché “ci sentiamo accompagnati verso la libertà di scelta, verso la maturità. In poche parole vogliamo avere le armi per essere autonomi e autonome”.
La Procuratrice risponde con parole accorate a questo bel messaggio della giovane sindaca, ma purtroppo il suo ruolo è ritornare con i piedi per terra e dire che i numeri in Procura aumentano per quanto riguarda la violenza domestica, e aumentano i legami tra giovanissimi, asfissianti e controllanti. Alcune ragazze si rivolgono direttamente al tribunale dei minori, sito in città vecchia, per chiedere aiuto, per implorare addirittura di essere collocate in case protette per sfuggire a un legame distruttivo e violento.
La felicità del Primo cittadino Cosimo Fabbiano sull’avvio del dispositivo contro la violenza di genere è evidente perchè ho speranza, dichiara, che anche un chicco di riso possa cambiare il peso delle nostre scelte.
La Presidente PP.OO. Maria de Vincentis legge alcuni aspetti della nostra Vittoria, del suo innamoramento verso Mirko, dei maltrattamenti subiti, delle umiliazioni. I cacciatori di fate, appostati, nascosti per fare del male col loro comportamento maltrattante e avvilente; questo significa violare i confini della persona, nessuno può permettersi di fare questo. Lo ribadisce la preside Caterina Bagnardi e la referente di educazione civica Sonia Mappa: la legge 107 del 2015 ci impone giustamente di inserire nel PTOF la educazione di genere e di collaborare col territorio per raggiungere lo stesso obiettivo.
L’autonomia si conquista con l’aiuto di Comuni virtuosi, capaci di promuovere l’indipendenza dei nostri ragazzi e ragazze. L’autonomia di Vittoria va costruita, vanno disegnati i suoi abiti e le sue idee. La comandante dei Vigili Urbani la immagina in divisa, il giudice Romeo lontana dalla casa dei genitori, che avevano i pilastri pronti sulla loro casa per tenerla legata a loro. E invece Vittoria girerà per il mondo con la sua valigia di sogni da realizzare, in piena libertà. Non lasciarti offendere, non consentire a nessuno di invadere la tua libertà, i tuoi spazi. Quello è il primo passo della violenzaBuona vita Vittoria, ci sentiamo presto.

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