La FIALS coordinamento donne dice no alla chiusura dell’asilo nido aziendale Cronaca Giustizia 11 Novembre 202311 Novembre 2023 foto copertina- Elena Marrazzi IL COORDINAMENTO DONNE FIALS DICE NO ALLO SCIPPODELL’ASILO NIDO DEL NUOVO OSPEDALE MONOPOLI/FASANO Il Coordinamento Donne della FIALS esprime profonda preoccupazione econdanna l’eliminazione dell’asilo nido aziendale previsto nell’ambito dellacostruzione dell’Ospedale Monopoli – Fasano per meri motivi di risparmio e ditempi di chiusura dei lavori di termine dei lavori.“Una siffatta decisione – dice la responsabile del Coordinamento DonneFIALS Elena Marrazzi – rappresenta un grave attacco ai diritti fondamentali dellelavoratrici madri, negando il loro diritto inviolabile a conciliare i tempi di lavoro e divita familiare.L’asilo nido aziendale è un prezioso strumento che permette alle lavoratricidi continuare la propria attività professionale garantendo nel contempo un ambientesicuro e stimolante per i loro figli. La volontà di eliminarne la realizzazionenell’Ospedale situato in agro di Monopoli e Fasano e non certo all’interno di uncentro abitato, non solo mette a rischio il benessere delle lavoratrici madri, macompromette anche la loro partecipazione attiva nel mondo del lavoro”.Il Coordinamento Donne FIALS sottolinea l’importanza di rafforzare eampliare tali servizi, anziché eliminarli. La maternità non dovrebbe essere unabarriera alla carriera, ma piuttosto un aspetto della vita che viene sostenuto efacilitato attraverso politiche aziendali e governative intelligenti.Eliminare l’asilo nido aziendale del nuovo Ospedale Monopoli-Fasanorappresenta un enorme passo indietro nella lotta per l’uguaglianza di genere sulluogo di lavoro.“Chiediamo al Presidente Michele Emiliano – prosegue la Marrazzi – diriconsiderare questa decisione e di considerare invece il benessere delle lavoratricimadri come una priorità.Invitiamo il Presidente della Giunta Regionale, l’Assessore alle Politichedella Salute, il Direttore del Dipartimento Promozione della Salute della RegionePuglia, i Consiglieri Regionali e la Direzione Generale della ASL BA a collaborareper trovare idonee soluzioni che consentano alle donne di continuare a lavoraresenza compromettere la cura e l’amore che dedicano alle loro famiglie”.