A Bari lunedì 4 settembre un sit in per ricordare Paola Labriola a 10 anni dalla morte Salute e Benessere 31 Agosto 202331 Agosto 2023 A 10 anni dalla morte di Paola Labriola, appuntamento a Bariproprio davanti al luogo in cui è stata uccisa. Un modo perricordarla e per chiedere a gran voce la riapertura di un centro di salute mentale nel quartiere Libertà.Lunedì 4 settembre 2023, ore 18 – Via Tenente Casale, Bari Era il 4 settembre 2013 quando la psichiatra barese Paola Labriola fu sorpresa da un paziente euccisa a coltellate nel Centro di Salute mentale di via Tenente Casale a Bari.Proprio lì, davanti al luogo in cui le è stata tolta la vita, lunedì 4 settembre alle 18 si terrà unsit in organizzato dall’Osservatorio Paola Labriola e da G.I.R.A.F.F.A. Onlus che a lei hadedicato il Centro antiviolenza del quale ha inaugurato un secondo sportello, nell’ambito didel progetto “Second Life” realizzato con il sostegno di Fondazione con il Sud, negli spazi dellaCasa delle Donne del Mediterraneo. Paola Labriola L’invito per tutte e tutti è alle 18 del 4 settembre in via Tenente Casale con lo psicologo VitoCalabrese vedovo di Paola Labriola e Maria Pia Vigilante presidente dell’associazioneG.I.R.A.F.F.A.. All’indomani dell’annuncio da parte del Comune di Bari dell’apertura di unCentro di Salute Mentale, la richiesta dell’Osservatorio si fa ancora più pressante: si chiedeun’apertura e non un annuncio.<<Sono dieci anni dalla morte di Paola – ha affermato Vito Calabrese, anche presidentedell’Osservatorio Paola Labriola – Noi dell’Osservatorio in questi lunghi anni abbiamo cercatocon tutte le nostre forze di trovare dei possibili significati alla sua tragica scomparsa. Il centrodi via Casale dove Paola lavorava ed è stata assassinata, da allora è stato lecitamente chiuso,perché era inadeguato, ma incredibilmente non è stato più riaperto nel quartiere. Sarebbestato giusto per elaborare quel lutto sociale, aprirne un altro, più bello ed efficiente ededicarlo a Paola. Invece quella lacerazione, quella ferita, quel capovolgimento di senso èstato colpevolmente lasciato marcire nel nulla dell’oblio. Come gli individui, anche leistituzioni, dopo un’atrocità possono rimanere bloccati come in incubo in cui al semaforoscatta il rosso per sempre, senza poter più proseguire. La Psichiatria ha perso da tempo unavisione globale dell’uomo, ma è vergognoso che non abbia tentato, essendo una disciplina cheha tutti gli strumenti per elaborare il lutto e la sofferenza, di comprendere quella morte eridare una speranza agli operatori, per evitare il ripetersi di una simile violenza>>.Secondo l’Osservatorio, la psichiatria ha distolto lo sguardo e il risultato di questa distrazione èad esempio la morte della psichiatra Barbara Capovani uccisa lo scorso 21 aprile a Pisaall’uscita dal turno di lavoro all’ospedale Santa Chiara.<<Non aprendo più un Centro di Salute Mentale nel quartiere Libertà – ha concluso Calabrese è come se fossero stati colpevolizzati i suoi cittadini. Noi chiediamo con forza di rimediare aquesto scandalo sociale>>.