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 Baresi nel cuore

di Maria Pia Latorre

Ventidue bei racconti nella stessa geografia è “Baresi nel cuore”, in uno spazio temporale di millenni, a partire dall’800, con l’assoggettamento della città di Bari al Califfato abbaside di Bagdad, a scorrere lungo secoli e secoli di storia, nella costruzione di una complessa società di vivacità marinara e cuore mediterraneo. Si susseguono le narrazioni tra avvenimenti significativi, come la costruzione dell’acquedotto pugliese e l’arrivo dell’acqua nella fontana di piazza Umberto, festeggiata come la fine del flagello mortale provocato dal tifo e dal colera, alla vigilia della prima guerra mondiale. 

Non mancano nei racconti elementi di magismo e l’eco di antiche storie tratte dalla sagace tradizione barese, dalla Morta Befanì (“La befana di Ludovico”, di Arcangelo Scattaglia) a Sabino, il bambino santo (“Nu prèvete mbriàche”, di Davide Ceddìa), per cui diversi tra gli Autori si sono avvalsi dell’Archivio delle tradizioni popolari di Alfredo Giovine. 

Se l’arco temporale va dal primo millennio ai giorni nostri, con l’invasione dei B&B, la movida dei locali e pub e la nascita delle nuove professioni legate alla tecno-società che si sta profilando (“Una storia meravigliosa”, di Piero Meli), i luoghi sono quelli del cuore, dal Libertà, con il suo complesso della Manifattura, a Bari vecchia con l’arco delle Meraviglie e la splendida Domus Milella, al quartiere murattiano con la fermentante Libreria Laterza (“Primo amore”, di Mariella Sivo).

Scorrono nelle pagine, tra dolcezze d’antan (che trovano facile accesso percorrendo la preferenziale corsia del nostro cuore e memoria), pezzi di storia e di proba umanità che ha messo a disposizione intelligenza e cultura per il bene comune, da Camillo Rosalba ad Antonio Jatta, da Matteo Renato Imbriani a Giuseppe Pavoncelli e Nicola Balenzano (“La fontana”, di Alfredo De Giovanni).

Molto variegati i racconti; privilegiato e trasversale il tema dell’amore, che attraversa tutto il libro, attraversando anche gli anni ’70, con il bellissimo “Fiori bianco latte”, di Marcello Introna, fino all’amore gay in “Josephine”, di Federica Introna. 

Un’amena lettura estiva coinvolgente e a tratti emozionante, curata da Vito Introna, per Edizioni dal Sud, con Patrizia Grande, Donato Altomare, Andrea Quintili, Tommaso Russo, Irene Stolfa, Antonella Daloiso, Saverio Fragassi, Antonella De Biasi, Antonio V. Gelormini, Vito Antonio Loprieno, Frank Detari, Luigina Sgarro, Annalaura Giannelli, Domi Bufi e Mariella Strippoli, oltre ai precedenti già citati.

Non resta che augurare buona lettura e buona baresità a tutti!

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