Sei qui
Home > Attualità > La Rosa bianca: lasciarsi governare senza alcuna opposizione

La Rosa bianca: lasciarsi governare senza alcuna opposizione

la rosa bianca

di Cinzia Santoro

Resistete, opponete la resistenza passiva ovunque voi siate, impedite il funzionamento di questa ateistica macchina da guerra prima che sia troppo tardi.

donna

Strappate il velo di indifferenza nel quale siete avvolti.
Non c’è nulla di più indegno per una nazione civilizzata che lasciarsi governare senza alcuna opposizione da una cricca di irresponsabili dominati dai propri istinti.

donna


Era un giorno di giugno del 1942 e a Monaco di Baviera nasceva la Rosa Bianca, gruppo di resistenza passiva al nazionalsocialismo di Hitler. Pochi giovani universitari, Hans Scholl, sua sorella Sophie, e gli amici Christoph Probst, Alexander Schhmorrell e Will Graf. Ispirati dalla filosofia di Romano Guardini e armati di un ciclostile produssero volantini di protesta che distribuirono clandestinamente a Monaco, Francoforte, Vienna, Friburgo e altri luoghi della Germania nazista.
Ma chi erano questi giovani coraggiosi, impavidi e sferzanti del pericolo incombente?
Hans e Sophie Scholl dopo un periodo di militanza nel movimento “Hitlerjugend” gioventù hitleriana, compresero che la politica nazista era feconda di razzismo e odio sociale e favoriva l’omologazione ideologica. In particolare provarono grande sdegno e riprovazione per la morte dei 300 mila ebrei giustiziati in Polonia.
Educati al pensiero dei grandi dello spirito tedesco, da Novalis a Keller, da Goethe a Schiller e sostenuti dell’educazione familiare alla libertà, Hans prima e Sophie dopo, diedero vita alla Rosa Bianca, movimento ispirato alla purezza di questo fiore.
Alessandro Schmorell era d’origine russa e appassionato scultore. Studiava medicina con Hans.
Willi Graft era cattolico e studiava medicina a Monaco come gli altri due.
Christoph Probast era l’unico sposato e aveva figli. Ma questo non impedì all’uomo di ciclostilare i volantini e distribuirli.
Dunque giovani uomini e donne che non si sottomisero alla follia del regime e che pagarono con la vita il loro atto di ribellione passiva.

la rosa bianca


L’Associazione Comunicazione Plurale, nata 1998 per iniziativa di un gruppo di docenti,  studiosi e personalità del territorio barese ha dedicato ai giovani martiri tedeschi,  la XV edizione della kermesse di maggio Poesia in forma di rosa. L’evento tenutosi il 26 maggio scorso nella verde location dell’Orto Domingo a Bari, ha voluto ricordare i giovani del gruppo di resistenza tedesco, con la presentazione di un’antologia a cura di Giancarlo Lisi edizione. Gli autori presenti, hanno potuto ascoltare i loro versi declamati da Leonardo Lestingi e Barbara De Palma, alla presenza di Flora Ruggieri e Elena Diomede.
Alcuni brani dello spettacolo la Rosa Bianca sono stati interpretati da Lino De Venuto.
Nel corso della serata si è esibita la splendida Oriella Nitti e Massimo De Dominicis.
Nell’orto il vento soffiava tra le fronde degli ulivi quasi a voler mettere alla prova la resistenza degli spettatori. O forse a voler portare il seme della memoria del sacrificio di Hans, Sophie e gli altri che andando verso la ghigliottina, custodivano nei loro cuori, i versi dell’amato Goethe:
… e la bella parola “Libertà” viene bisbigliata e sussurrata, fino a che con insolita novità sui gradini dei nostri templi grideremo ancora con nuovo entusiasmo: Libertà! Libertà!

la rosa bianca

Lascia un commento

Top