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Antonella Bartolo e la storia testimoniata

di Maria Pia Latorre

Giovedì, 27 aprile, presso l’I.C. Giovanni Paolo II – De Marinis, di Bari, gli alunni della Scuola Primaria Dalesio hanno incontrato Antonella Bartolo Colaleo, autrice del fortunato volume “Le matite sbriciolate di Nonno Antonio”.

La storia esiste se c’è qualcuno che la racconta, se ci sono uomini di buona volontà appassionati a cucire i robusti fili del tempo perché le generazioni successive vi si possano assicurare e, così, procedere verso nuove mete.  In  questo Antonella Bartolo si è spesa con arte e sapienza. 

Antonella Bartolo

Dunque la memoria della storia è indispensabile per capire il passato, vivere il presente e costruire il futuro. Difatti il libro”Le matite sbriciolate di Nonno Antonio” è un progetto per avvicinare i bambini  alla grande storia e nasce dal volume “Matite sbriciolate”, romanzo storico che reca come sottotitolo “I militari nei lager nazisti: un testimone, un album, una storia comune”, con prefazione di Enrica Tedeschi. La prefatrice è proprio la figlia dell’attore Gianrico, anche lui protagonista in prima persona di questo importante tassello di storia patria. L’originario romanzo per adulti  è stato generatore del successivo volume per bambini “Le matite sbriciolate di Nonno Antonio”, ed è la puntuale biografia storica di Antonio Colaleo, soldato italiano prigioniero nei campi di Polonia e di Germania  dal ‘43 al ‘45. Entrambe le due opere stanno girando per i licei e per le scuole primarie italiane, a partire da Torino, città natale dell’autrice e del protagonista.

“Camminando si crea il cammino”, ha affermato Antonio Machado, donandoci il profondo senso del divenire dell’uomo. Ma c’è bisogno che i passi dell’oggi siano la prosecuzione di quelli di ieri perché si possa parlare di un percorso progettuale che solo il filo della storia può imbastire. 

Così il libro per ragazzi racconta con grande delicatezza la deportazione militare italiana dopo l’8 settembre del ‘43; è la storia di Antonio, deportato in un campo di lavoro, che riesce a descrivere e superare la dura prigionia grazie ad alcuni disegni realizzati con mine di matite colorate nascoste nelle tasche. L’autrice, con sapiente capacità comunicativa, ha saputo parlare ai bambini del tema della guerra, dei disastri che essa provoca, ma sempre in maniera lieve. 

Il laboratorio di lettura è stato un momento coinvolgente ed emozionante per i bambini, che hanno ascoltato con grande attenzione il racconto e partecipato con grande curiosità e interesse alla vicenda. 

L’intero progetto editoriale è un importante contributo all’argomento della Memoria, ma visto da un’altra prospettiva, non quella civile ma militare. Nei volumi sono presenti i disegni originali realizzati da Antonio Colaleo, creativamente rielaborati dall’illustratrice Sara Mancuso. 

“È importante che i bambini raccolgano le storie dei nonni e se ne facciano testimoni perché il filo della storia mai s’interrompa”, ha affermato l’autrice, giornalista free lance, oltre che scrittrice. Ci auguriamo che il suo viaggio nelle scuole italiane continui a lungo. 

La presentazione presso l’I.C. De Marinis è stata organizzata dalla dinamica Palmina Iusco, presidente dell’ Ansi Comitato di Bari e provincia e fortemente voluta dalla preside Linda Cucumazzo.

2 thoughts on “Antonella Bartolo e la storia testimoniata

  1. Grazie Maria Pia, hai espresso egregiamente il fine che persegue Antonella ,con le sue opere dedicate a trasmettere agli altri il valore e l’importanza della ” Memoria”.

  2. Articolo esaustivo e profondo.
    Ha colto in pieno l’obiettivo dell’autrice Antonella Bartolo di raccontare e trasmettere, con.le sue opere , il valore della libertà, della storia, della ” Memoria” coinvolgendo anche i bambini che con semplicità e naturalezza ” racconteranno” ad altri.

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