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Bruno e la maschera di Hannibal. Storia di sofferenza psichiatrica: il picacismo

di Cinzia Santoro

Il picacismo è un disturbo, spesso incontrollabile, che porta chi ne è affetto a mangiare materiali non alimentari come terra, sassi, carta, sapone.  Il soggetto non si rende conto di quello che realmente sta facendo, ma asseconda solamente un impulso automatico del proprio organismo.

Può dare gravi complicanze, come l’occlusione del tratto digerente o l’avvelenamento da piombo.
Le cause precise dell’insorgere del picacismo non sono ancora state identificate, tuttavia gli esperti sostengono che alla base di questo disturbo possono esserci problemi di natura fisica e psicologica.
È una malattia abbastanza rara e colpisce prevalentemente bambini, donne in gravidanza e soggetti adulti che hanno subito un forte trauma psicologico.
L’unico vero sintomo di questo disturbo consiste nell’ingerire materiali non commestibili. Tuttavia, spesso esistono differenze sintomatiche nei diversi soggetti che sono colpiti da picacismo.

Bruno e la maschera di Hannibal

Bruno è un paziente affetto da questa patologia e da 16 anni vive con una maschera sul viso, simile a quella indossata dal protagonista dei famosi romanzi di Harris, il serial killer Hannibal. Anche le mani sono legate, Bruno non è pericoloso per gli altri e potrebbe causare delle patologie a sé stesso se lasciato libero, infezioni intestinali, occlusione e avvelenamento.
Irene Testa, Garante della Sardegna per le persone private della libertà personale, dopo essersi recata in visita presso la struttura assistenziale in cui l’uomo è ricoverato, ha presentato un esposto in Procura, sollevando il caso anche a livello mediatico.
” Non mi rassegno, non posso accettare che una persona malata venga sottoposta a un trattamento più vicino alla tortura che alla cura”, ha dichiarato la garante.
Il caso impone una profonda riflessione sul tema dell’assistenza psichiatrica e della deriva del sistema sanitario italiano anche in questo ambito. Il concetto universale di salute espresso dall’Oms sottolinea l’importanza del raggiungimento del più alto livello possibile di salute, inteso come uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale e non solo come assenza di malattia.

Bruno e la maschera di Hannibal

Dunque nel caso di Bruno sarebbe interessante sapere se i determinanti del benessere psicofisico fisico siano stati studiati e rispettati. Bruno è un caso incurabile? O solo frutto del grande disastro del nostro sistema sanitario? Disinteresse, tagli alla sanità e sfruttamento del personale in servizio possono essere indicatori di una sanità alla deriva?
Nel picacismo le tecniche comportamentali aiutano il paziente a migliorare il suo disturbo, anche se i casi più gravi possono essere accompagnati da schizofrenia, autismo e altre disabilità psichiatriche. Richiede sicuramente la presenza di risorse umane specialistiche che possano aiutare il paziente ad alleviare il suo male.
Restiamo in attesa che questo caso possa trovare una soluzione umana nel rispetto del paziente che è costretto a un’esistenza terribile.

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