Bif&st 2023- Masterclass con Luigi Lo Cascio premio Federico Fellini Platinum Award Cinema 31 Marzo 20233 Marzo 2024 Il regista e attore palermitano Luigi Lo Cascio, in serata ha ritirato il premio Federico Fellini Platinum Award con il film ‘Delta’ di Michele Vannucci al fianco di Alessandro Borghi di M. Siranush Quaranta Masterclass con Luigi Locascio che dialoga con Enrico Magrelli Al teatro Petruzzelli l’attore, regista e scrittore siciliano Luigi Lo Cascio, dopo la proiezione del suo film “La città ideale” del 2012, è stato il protagonista della masterclass dove dialogando con Enrico Magrelli, ha parlato nella sua vita e della sua esperienza professionale. Nel film a sfondo ecologico-ambientalista, la mamma del protagonista, lo stesso Lo Cascio, è interpretata dalla mamma del regista Aida Burruano, trovatasi sul set, lei insegnante, per amore del figlio; nel cast inoltre nel ruolo dell’avvocato c’è lo zio Luigi Maria Burruano. Nelle sue intenzioni vi era anche quella di girare un film sullo zio, attore cinematografico e televisivo dal grande carisma e avrebbe dato il titolo “Come sta lo zio Gigi”, ma non è riuscito a farlo per la sua morte prematura. Luigi Lo Cascio al Petruzzelli premiato da Elodie Era stato a Bari qualche anno fa per girare con Sergio Rubini il film “Mio cognato”, di cui rimane famosa la frase “Ma tu non sei di Bari? No, sono di Poggiallegro”, diventata un tormentone dopo l’uscita del film; poi per lo spettacolo “Delitto e castigo” proprio al Petruzzelli. Parlando a ruota libera Lo Cascio ha ricordato i suoi esordi, quando da studente di medicina prende un’altra strada e passa inizialmente al teatro. L’attore di “I cento passi” e di “Il signore delle formiche”, deve proprio ad una telefonata dello zio l’inizio della sua carriera cinematografica. Egli ha ricordato che in quel periodo era stato estromesso da uno spettacolo teatrale poiché il regista gli aveva detto che fosse “un caso disperato”. Si trovava dunque, umiliato, spaparanzato sul divano a fare zapping quando riceve la telefonata dello zio che gli dice di mettersi in macchina ed andare immediatamente a Mondello, dove si trovavano Marco Tullio Giordana e Tony Sperandeo che lo volevano conoscere: era il 14 agosto 1999 e arrivare a Mondello fu un’impresa. All’incontro confessa subito che a 32 anni non conosceva nulla sul cinema o sui registi più importanti come Stanley Kubrick o Pier PaoloPasolini, con lo zio che praticamente gli suggeriva cosa dire; andò bene e venne preso per girare “I cento passi”. I suoi esordi , mentre studiava medicina, sono con il gruppo “Le ascelle”, nato quasi per scherzo, che diventa poi il gruppo-supporter nelle trasferte della nazionale di atletica leggera. Nei suoi studi triennali all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Lo Cascio ha per maestro Orazio Costa, il cui metodo prevedeva che tutti, ragazzi e ragazze, dovessero interpretare a turno ruoli maschili e femminili per guardarsi a vicenda come davanti ad uno specchio, essere delle spugne e lasciarsi travolgere. Il gruppo di ragazzi che ha seguito questo metodo lasciandosi andare, lavorando su sé stessi e interiorizzando lo sguardo nel desiderio di diventare qualsiasi cosa, ha sviluppato un’apertura a tutte le suggestioni del mondo esterno. Tra questi compagni ci sono Alessio Boni, Pierfrancesco Favino, Fabrizio Gifuni. “Fabrizio era quello che frequentavo più di tutti, ero stato quasi adottato da lui e dalla sua famiglia, dandomi il calore di una casa”. Favino e Gifuni erano dei fantastici imitatori, e con i dialetti erano capaci di interpretare “un’intera scala di condominio con qualsiasi accento”. Per Lo Cascio quest’ultimo anno è stato molto intenso, con l’uscita di ben tre film “Delta”, “ Il signore delle formiche” e “Chiara”. Ora l’attore si dedicherà per un po’ al teatro. In conclusione dell’incontro egli ha voluto leggere due passi del suo libro di prossima uscita “Storielle per granchi e per scorpioni”(Feltrinelli), uno umoristico su di una mosca che si poggia sul divano, l’altro più drammatico dal titolo “Una strana nebbia gialla”, sulla guerra inutile e disumana. In serata Luigi Lo Cascio ha ritirato sempre sul palco del teatro Petruzzelli, dalle mani dell’attrice e cantante Elodie (premio “Silvana Mangano” come miglior attrice rivelazione), il premio “Federico Fellini platinum award”.