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Addio Maurizio Costanzo uomo sensibile creativo e intelligente. Mecenate della TV

di Clelia Conte

Ha fatto parte di quel filone di uomini creativi che hanno fatto rinascere ed invidiare l’Italia dal dopoguerra agli anni 80/90. Maurizio Costanzo, giornalista, conduttore televisivo/radiofonico e sceneggiatore ci ha lasciati oggi all’età di 84 anni. Una data importante poiché è proprio in questo giorno che la guerra in Ucraina compie un disastroso anno.

Nato a Roma il 28 agosto 1938, Maurizio Costanzo ha firmato decine di programmi radiofonici, televisivi e commedie teatrali (tra cui ‘Il marito adottivo’ e ‘Vuoti a rendere’). Ha raggiunto la grande popolarità nel 1976, conducendo in Rai il primo talk-show ‘Bontà loro’, l’antecedente che gli ha dato il successo. Il suo nome è soprattutto legato al ‘Maurizio Costanzo show‘, in onda dal 1982 su Mediaset. Tra i suoi programmi più noti, ‘Buona domenica’.

E’ stato anche autore di svariati libri libri, tra i quali ‘Chi mi credo di essere’, ‘E che sarà mai?’ ‘Sipario! 50 anni di teatro. Storia e testi’ e ‘Vi racconto l’Isis’. Diresse prima ‘La Domenica del Corriere’ e nel 1979 il nuovo quotidiano popolare, ‘L’Occhio‘. Nel 1981, presentò le dimissioni dopo che fu coinvolto nello scandalo della Loggia P2 poiché figurava nella lista degli iscritti e ammise che era stato un errore e che gli sbagli insegnino a crescere.

Ha avuto quattro matrimoni tra i quali l’ultimo, riuscitissimo con Maria De Filippi, coscientissima del suo valore, tanto che cercava di custodire la sua salute sottraendogli i dolci che lui amava tanto (dichiarazione fatta nel programma di Fabio Fazio). Si era sposato con Maria nel 1995 ma la conobbe nel 1989 durante un convegno sulla pirateria cinematografica a Venezia. Nel 2002 i due avevano preso in affido Gabriele, un bambino di 10 anni, adottato nel 2004.

Sempre attento alle battaglie civili come quelle dei Radicali, aveva deciso di contribuire a combattere mediaticamente la Mafia rischiando di morire con la moglie Maria in un attentato che sarebbe finito in tragedia se lui non avesse per caso cambiato la sua auto abituale. Bruciò, durante il suo programma, la maglia (in commercio) con la scritta “Mafia made in Italy”. Si seppe poi che l’attentato fosse stato commissionato da Totò Riina. Giovanni Falcone fu ospite nelle sue trasmissioni. In seguito all’omicidio di Libero Grassi, realizzò con Michele Santoro una maratona Rai-Fininvest.

Maurizio Costanzo con la sua Maria De Filippi

Negli anni ’60 scrisse, (co-autore con Ghigo De Chiara), il testo della Canzone di successo “Se Telefonando”, musicata dal grande maestro Ennio Morricone che scelse Mina per interpretarla. Fu paroliere anche per Alex Britti, Mino Reitano, Ricchi e Poveri e tanti altri interpreti. Artisti, comici, intellettuali e musicisti, avevano avuto fama e successo grazie a lui; ne elenco alcuni come Sgarbi e Luciano de Crescenzo, Enzo Iacchetti, Valerio Mastrandrea, Erico Brignani, Giobbe Covatta, Fiorello, Platinate, ed anche la moglie, amatissima dal pubblico, Maria De Filippi.

Un vero mostro sacro del giornalismo e del piccolo schermo, un grande uomo dei talk-show e mecenate della nostra TV.

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