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Festival di Sanremo 2023- Prima serata interessante ma i colpi di scena non convincono affatto

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Clelia Conte

di Clelia Conte

Atmosfera blu e fuxia flou per iniziare un’avventura soft che entra nel mondo della musica italiana con Amadeus affiancato da un inossidabile Gianni Morandi.  

 

Anna Oxa -Teatro Ariston di Sanremo Festival, 07 Febraio 2023.

Sorpresa della prima serata del festival di Sanremo, una splendida Anna Oxa. Ieri pomeriggio, alla domanda posta alla cantante da Giovanna Civitillo se avrebbe sorpreso gli spettatori coi suoi look memorabili, lei ha risposto che avrebbe al contrario voluto sorprendere con la sua voce, “la voce dell’anima”. Bella risposta Anna, da vera big. 

Nel 2020 ci lasciarono col fiato sospeso i Ricchi e Poveri col rientro di Marina Occhiena, e il ritorno del defunto Franco Gatti. Questa sera invece, l’arrivo dei Pooh assieme al ritrovato amico ed ex componente Riccardo Fogli. Ancora una volta insieme. Hanno cantato “Uomiini soli”, canzone vincitrice di Sanremo nell’anno 1990, con la voce e le immagini del caro Stefano D’Orazio morto prematuramente a causa del covid. Ieri, alla batteria c’era il figliastro di Red, Phil Mer. Canzian e Stefano furono i primi cantanti intervistati da Amadeus.

Elena Sofia Ricci- Festival di Sanremo, 7 febbraio 2023-

Chiara Ferragni era elegantissima con l’abito nero in prima uscita ma un po’ impacciata, al contrario di Elena Sofia Ricci che oltre alla sua classe e bellezza eterea, ha ricordato i meravigliosi anni 60 con il suo outfit e l’acconciatura con i capelli raccolti in stile ed ha presentato la sua ultima fiction.

Secondo look della Ferragni davvero imbarazzante: disegnato come se fosse completamente nuda e così ha declamato, come se fosse sul podio di una chiesa, la sua lettera buonista da povera  donna che soffre perché lontano dai figli, che subisce il sessismo, e che racconta del sacrificio di essere moglie e madre: insomma una pappa per far esultare a tutti: “Però, quanto patisce la Chiara che parla a se stessa. Poverina!” E poi, quei “tutti” che la compiangono, magari vanno avanti nella vita facendo più sacrifici di lei e tirano a campare con uno stipendio da reddito di cittadinanza. Tratte le somme, l’abito-nudo- provocatorio della Ferragni è servito per far parlare di sé e del festival. Ma io dico: se un personaggio si fa tanta pubblicità in una kermesse del genere,, perché deve essere così strapagato? In realtà mi hanno un po’ seccato queste donne che fanno da contorno al festival e che per far vedere che sanno fare qualcosa di fronte al pubblico recitano una poesia, leggono una lettera toccante e scendono dalle scale con abiti sfavillanti. Sarebbe bello invitare gli stilisti italiani per presentare i cantanti da loro vestiti, perché no?

Questa sera, in effetti si è dato pochissimo spazio alle canzoni. Amadeus mi piace ma non si deve ripetere! Dovrebbe mettere anche qualche uomo, dare spazio ai giovani artisti, maschietti emergenti.

Altro colpo di scena, Blanco che ha subito un imprevisto guasto tecnico ed ha cantato senza ascoltare la sua voce negli auricolari. Il risultato è stato quello di prendersela con le aiuole di rose rosse che addobbavano il prestigioso palco e le ha prese a calci giustificandosi di averle distrutte per divertirsi, perché amerebbe la musica e perché siccome non sentiva la sua voce, ha sfogato la sua rabbia su quelle creature di Dio. Ma il pubblico ha continuato a contestare la sua demenza scusata da Amadeus che ha cercato di sdrammatizzare invitando il cantante irruento (ed anche un po’ infantile) a replicare la sua canzone alla fine della gara.

Altra sorpresa, la prima apparizione sul palco dell’Ariston dei Cugini di Campagna con “Lettera 22”. Una rivoluzione di stile perché la canzone, scritta per loro dal duo, La Rappresentante di Lista, si distacca dal loro prototipo musicale con voce maschile in falsetto che li caratterizza. Gianluca Grignani poi, si è presentato con una canzone interessante e un testo molto intenso e commovente scritto con il direttore d’orchestra Enrico Melozzi.  Il brano parla del suo rapporto conflittuale con il padre, che va via di casa quando lui aveva 18 anni perché divorzia dalla madre. Il giovane Gianluca si arrabbia con conseguente chiusura dei rapporti. Trascorsi gli anni e dopo essere diventato genitore a sua volta comprende il padre, decidendo di dirgli ciò che prova, attraverso la sua bellissima e sentita canzone cantata col cuore.  

Brava Mara Sattei con “Duemilaminuti”, una bella canzone, anche se non originale ed una voce chiara e decisa.  L’attesa cantante-attrice Elodie ha invece toppato nel suo look piumato: la giacca nera da “corvo iettatore” in effetti serviva per coprire l’abito inesistente che era al di sotto. Ma alla cara Elodie bisogna dire che “il troppo stroppia” e lei sta spesso entrando nel, mondo della volgarità e banalità (mi riferisco anche alle foto pubblicate su Instagram), potrebbe dimostrare di essere bella anche valorizzando un bell’abito, non dovrebbe, a mio parere strafare ma continuare a dimostrare di essere una brava cantante. Non male la sua canzone, gettonata dopo Marco Mengoni e a domani le altre 14.

Nota solare è stato il il collegamento con Fiorello. Chiara Ferragni non mi è piaciuta nei suoi look aderenti, perché hanno evidenziato la sua eccessiva magrezza e le spalle incurvate. Ma dove sono finite le donne proporzionate che dondolavano con la pancia in dentro ed il petto in fuori come la nostra grande attrice, da poco scomparsa, Gina Lollobrigida?

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