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La guerra sulle nostre teste

di Anna Gomes


Come al solito noi Italiani, presi come siamo da una campagna elettorale, che ci impegna e ci sfugge di mano, avviata tra l’altro in piena estate tra tintarella e fuga dalle città, non avvertiamo la gravità della guerra Russia Ucraina che incombe sulle nostre teste. “Sta cominciando una tempesta grande e globale” tuona Putin, forte delle sanzioni inflitte al suo Paese.

 “Per l Europa sta finendo un’era, mi hanno commesso troppi errori ed adesso li stanno pagando” dichiara il suo portavoce Peskov preannunciando scenari apocalittici. E’ una minaccia, un ricatto vero e proprio o solo uno spauracchio? Certo è che l’Europa si sta preparando ad infliggere un altro pacchetto di sanzioni al Regime dello Zar. La Von der Leyen da Bruxelles,  decide in concordia con tutti i paesi dell’UE di continuare su questa strada. Ma dove andremo a finire? Intanto ormai non si può tornare indietro, ma quanto ci costerà e soprattutto chi davvero fermerà questa guerra ingiusta? A questo punto dovremmo innescare il freno a mano alle sanzioni, per non irritare ulteriormente lo Zar Putin (molto irritato). La guerra si fermerà solo alle condizioni dettate dalla Russia. Questo è poco, ma sicuro. Intanto, l’Economia in  Russia, nonostante le sanzioni di America ed Europa resiste molto bene grazie al Gas e Petrolio. Quindi un panorama difficile e drammatico, si apre agli occhi dei nostri politici, che dovrebbero controllare meglio una situazione che potrebbe divenire “esplosiva”, in senso stretto e distrarsi meno con problemi secondari.

6 settembre 2022

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