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Cosimo Pitarra L’europeista che svegliò il Meridione

di Clelia Conte

Si è spento a Taranto il 19 agosto, Cosimo Pitarra il federalista europeo che fondò la prima sezione in Puglia. Nato a Fragagnano (TA) l’11 maggio 1925, conseguì gli studi classici. Aveva 21 anni quando vide una targa sotto un portone del MFE di Roma e ne fu attratto tanto da entrare nella sezione capitolina a chiedere informazioni. Da quel momento abbracciò gli ideali descritti nel Manifesto di Ventotene fondando la sezione di Taranto (su sollecito di Pier Virgilio Dastoli) e facendo proselitismo ovunque. In seguito dette l’imput per la nascita delle sezioni di Pulsano e Lecce e si affiancò al Professor Schirano ed al Professor Piccione con i quali si impegnò a portare nelle istituzioni il pensiero federalista anche in provincia di Taranto.

Prima in esattoria e poi impiegato dell’Italsider, la grande acciaieria, Cosimo Pitarra, Segretario della sezione MFE di Taranto, dedicò all’Europa tutta la sua vita. Negli anni ’80 conobbe Antonio Muolo (Monopoli) e Clorinda Ippolito (Bari) con i quali instaurò un rapporto di grande solidarietà. Si impegnò per fondare a Taranto una Casa d’Europa ma nonostante il suo forte impegno non vi riuscì. Era un attivista a tutto tondo presenziando agli eventi europei di grande rilievo storico nei quali conobbe Spinelli, Bolis e De Gasperi. Fu un grande collezionista di libri di cultura europea e federalista europea tanto da voler donare la sua biblioteca all’Università ma non fu possibile per motivi di spazio. Ci provò allora con la Biblioteca Acclavio di Taranto ma non accettò le loro condizioni di smembrare i testi perché voleva una libreria dedicata solo all’Europa. Un uomo che ha vissuto per diffondere l’idea di unità europea con la sua frase ricorrente: “Unica Moneta, Unione degli Sati!”. Il promotore della Puglia più vivace che non perdeva occasione per prendere la parola in ogni conferenza o incontro per esprimere il suo sentimento europeista puro. Al Congresso di Catania nel 2009 fu estromesso dal Comitato Centrale e ne soffrì tanto da cadere in un forte esaurimento che non gli permise più di apparire in pubblico. Nel frattempo mantenne la corrispondenza con i vertici del movimento.

sin. Antonio Muolo, in Bianco Luciano Bolis e dietro Cosimo Pitarra gli mette la mano sulla spalla. Sulla destra il sindaco di Monopoli

Vittorio Gordan, attuale Segretario della sezione tarantina che gli è stato sempre vicino, ha detto di lui: “Era un grande idealista! L’ho conosciuto a Bari negli anni ’60 alla Camera di Commercio quando vennero dei funzionari dalle Istituzioni europee (all’epoca c’era il MEC). Io studiavo Economia e Commercio e sono stato uno dei primi iscritti della sezione di Taranto.”

Con lui se ne va un pezzo di storia e il cuore pulsante dei federalisti europei pugliesi.

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