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Intervista al cantautore Giuseppe Cucè

In occasione dell’uscita del singolo “Di estate non si muore” (TRP Vibes / Believe Digital), ho avuto il piacere di intervistare il cantautore siciliano Giuseppe Cucè.

Raccontaci il tuo percorso musicale.

Fin da piccolo faccio musica e con il tempo e le esperienze ho affinato la mia scrittura. Vivo alle pendici dell’Etna, ed oltre a fare musica mi ritengo un alchimista dell’olfatto; infatti, ho un piccolo laboratorio di profumi artigianali.

Ho sempre cercato di esprimere con la mia musica sincerità ed onestà, senza la musica per me esisterebbe solo il buio.

Il primo strumento è stata una tastiera, poi la prima band ed i live di cover nella mia città Catania, la scrittura e la composizione sono stati necessari, le parole ed il suono fondendosi mi hanno regalato la possibilità di potermi esprimere completamente e sinceramente.

Giuseppe cucè

Chi è e cosa ama fare Giuseppe Cucè al di fuori della musica?

Sono un alchimista dell’olfatto, ho un piccolo laboratorio artigianale di profumi e mi diverto a creare scenografie olfattive per ambienti e per la persona.

Amo cucinare per gli amici ed organizzare sempre pranzi e cene. Cerco sempre di prendermi cura di chi sta attorno e lo faccio con la musica la cucina ed un buon bicchiere di vino bianco.

Parliamo del tuo nuovo singolo. Cosa vuoi comunicare con il brano “Di estate non si muore”?

Il brano “Di estate non si muore” descrive una condizione esistenziale, uno stato antropologico, la sicilianitudine.

La sicilianitudine … Partendo da semplici luoghi comuni arrivando alle ferite che la Mafia ha inflitto alla nostra popolazione. Del nostro essere in una gabbia dorata ma pur sempre gabbia, in pieno mare circondati dall’acqua cercando di galleggiare in una barchetta di carta vivendo un’estate perenne in riva al mare mangiando la pasta al forno e le cotolette. Con il cuore in pace e le mani in tasca!!!! Uno stato di inerzia e di stasi, siamo mare circondati da acqua che ci separa dal resto dell’Italia e dal mondo intero. Vittime di noi stessi e del nostro ci penserò domani. scaramantici verso la morte ed inconsapevoli della bellezza che ci circonda.

Giuseppe Cucè

Quali sensazioni vuoi regalare con questa canzone a chi lo ascolta?

Attraverso questo brano mi piace punzecchiare chi l’ascolta, canticchiando e magari ballando “di Estate non si muore “si potrà anche riflettere circa il messaggio che voglio dare, la Sicilianitudine questa condizione di inerzia, di stasi e di lentezza del tempo, la leggerezza che provoca la bella stagione quasi perenne crea nostro malgrado un senso di impotenza, restando a guardare tutto ciò che attorno a noi non va senza far nulla per cambiare e non essere capaci di cambiare,

Quali saranno i tuoi prossimi progetti? A settembre un secondo singolo ed Il mio terzo album a fine anno con tanti live in giro…

21 luglio 2022

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