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Draghi parla in Parlamento: ci espone troppo?

di Anna Gomes

Dopo aver ascoltato ieri mattina, il discorso di Draghi in Parlamento, in seguito alla videoconferenza di Zelensky ,ho apprezzato la sua grande umanità nei confronti del popolo Ucraino e del suo Presidente. ”Aiutiamo il popolo Ucraino colpito da una guerra ingiusta e  peroriamo la giusta causa di un popolo che crede nella libertà e nella Democrazia” dichiara convinto Draghi.

Il nostro Presidente del Consiglio, dopo aver accennato alla seconda guerra mondiale, che portò morte e distruzione nel ’44,  si è detto convinto di voler aiutare l’Ucraina sia dal punto di vista umanitario che militare. E qui siamo al nodo di svolta: fino a che punto ci mettiamo dalla parte della ragione, inviando armi in Ucraina per aiutare il popolo nella Resistenza Ucraina? Una Resistenza fortissima che sta mettendo in crisi profonda l’Armata del Cremlino, paragonabile solo a quella Italiana dei partigiani contro i Nazisti di Hitler ed ai fascisti di Mussolini.
La Storia, grande maestra, si ripete in modo più moderno naturalmente ma con le stesse brutture, le stesse devastazioni, lo stesso sangue, lo stesso terrore di un tempo.
Ed il terrore sta invadendo la stessa Europa. Fino a quando i nostri capi resisteranno a non scatenare una guerra anche Europea?
Un tregua sembra inaccettabile per Putin che continua a devastare Mariupol e che cerca di arrivare a Kiev, la capitale. Le sue navi arrivano dal Mar nero, che più Nero di così con si può…
Risparmieranno Odessa, la splendida città delle loro vacanze, costruita dagli Italiani nel 800 o devasteranno anche quella?

Zelenski

Intanto Zelensky, forte dell’appoggio Europeo, si muove determinato, trasformando il suo popolo in esercito. Donne e ragazzini impugnano le armi fino all’ultimo, pur di non cedere neanche un millimetro della loro amata terra.
Come in tutte le guerre non si sa come andrà a finire.
E se domani ci alzassimo con i bombardamenti su Roma? Ed è proprio questo che temono gli Europei e soprattutto gli Italiani che sono già  elencati nel registro nero della Russia. Fino a quando Putin non si vendicherà di noi?
Divisa tra pacifisti a tutti i costi e guerrafondai dell’ultim’ora, il nostro paese si acquieta e si allarma al tempo stesso.
Un cosa è certa: le nostre notti non sono più tranquille e lo spettro addirittura di una Terza Guerra Mondiale agita i nostri sonni.

24 marzo 2022

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