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Gocce di Fiabe per una Corrente fatta di Noi: i libretti di Antonella Iaschi

di Piero Fabris

“La libertà è partecipazione” cantava Giorgio Gaber e questo potrebbe essere il motto di Antonella Iaschi che lascia Parma, sua città natale per immergersi in quel di Modena e poi tuffarsi con vitalità in un paesino della Calabria (Roccella Ionica) dove il mare è una distesa ossigenante sulla quale il cuore si allarga per provare ad abbracciare il mondo con le sue tonalità. La sua vita, i suoi laboratori sono un esempio sull’Arte dell’Incontro tanto per parafrasare qualcuno! Scrive poesie, testi teatrali. Ha cominciato a farlo dopo aver letto un’intervista rilasciata da Lawrence Ferlinghetti a una rivista italiana.

È convinta che “raccontare la strada” sia l’unico modo per esistere e resistere.  Da qualche tempo escono per la ERF, Edizioni Radici Future, i suoi racconti e, per dirla con le sue parole: “Sono tutte storie vere!”, Rielaborate dalla creatività coinvolgente che la contraddistingue. È come se ogni sua narrazione sia il frutto di laboratori prima di tutto interiori, sintesi ed esperienze di risorse umane che l’autrice coglie e coordina sapientemente, riuscendo a realizzare taccuini coloratissimi, quasi appunti di viaggio simili a modelli per ricami fantasmagorici; punto e contrappunto emotivo di cammini collettivi e solitari.

Sono fogli spiegati come vele che sanno intrecciare le correnti dell’immaginazione. Lavori come flussi energetici che sanno avviare collaborazioni con fecondi illustratori. Nei suoi lavori ci sono tutti gli ingredienti per esaltare, anzi contemplare, le infinite possibilità che passano per paesaggi immersi nel palpito del cuore. Le sue realtà sono parte di fettucce di strada, anzi il filo che attraversa sottilmente la cruna di aghi di congiunzione tra azzurro e verde smeraldo, il punto più stretto di una clessidra! Ma luogo vibrante, fulcro dell’incontro di esseri umani. Racconti, quindi, come punti nodali dell’aggregazione, dove la spontaneità è manifestazione di quell’umanità che guarda oltre le montagne e sa rigenerarsi nei grandi e piccoli respiri, preziosi per l’anima chiamata a raccogliersi, a non disperdersi nella fretta che non ha rispetto per i cicli della natura.

Anima assorta, chiamata ad ascoltare i ritmi della natura e a riconoscerne la vera bellezza specchio trasparente del creato! Lo spirito puro che dimora nell’angolo più remoto è invitato a librarsi in ritrovata “leggerezza” tra soffi e flutti dell’immaginario. Racconti quindi come tasselli di un mandala energetico che lentamente spoglia e riveste in semplicità e con forza vitale annulla ogni confine valorizzando la diversità, la vera ricchezza. Un progetto in crescita, quello della Iaschi che sa incrociare le gambe alla luce della luna e far delle pagine del fantastico una proiezione di cieli che trasformano il buio in un crogiolo di fermenti, tanto per dirla con il logo realizzato da Altan, il quale ha visto in queste fiabe il Noi che Unisce.

ANTONELLA IASCO

Ed ecco i titoli già disponibili, facciate dai riflessi brillanti, pagine composte, con certa musicalità e tocchi poetici, pensati come percorsi di riconciliazione con se stessi, visioni da punti focali che inquadrano gli istinti in dimensioni edificanti, meditazioni costruttive sul futuro possibile: “Fiaba per un Deserto”, illustrato da Orias André; “Il leone Ciccio Ne”, illustrato da Roberto Taverna; “Guerriero che ritorna”, illustrato da Arianna Maria Peres; “Rina l’Elfa Sfogliolina”, illustrato da Chiara Pagani; “Il regalo per Giulio”, illustrato da Mariella Costa; “Il parasole che temeva il Sole”, illustrato da Maria Adele Longo.   

13 febbraio 2022 

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