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Antonio Banderas e Leonardo Sbaraglia: perché il “bacio gay” al cinema fa ancora  scandalo

 

di Romolo Ricapito

Leonardo Sbaraglia, Pedro Almodovar, Antonio Banderas

E’ un successo nelle sale italiane il nuovo film di    Pedro Almodóvar,  Dolor Y Gloria, appena presentato a Cannes:un milione e centoventicinquemila    euro in tre giorni (è record come migliore esordio per un film dello stesso cineasta).

Il pubblico italiano, che non ha mai abbandonato il bravo regista, considerato un’icona del cinema spagnolo ed europeo, pare entusiasmarsi per questa storia sulla memoria che coinvolge il personaggio di un regista, chiaro alter ego dell’autore e impersonato da Antonio Banderas.
Il film in rapporto alle opere trasgressive degli esordi non ha nulla di scandaloso.
Eppure durante la scena nella quale Banderas bacia sulla bocca il personaggio di un suo  vecchio amante ritrovato (interpretato dall’avvenente attore argentino Leonardo Sbaraglia )  in una sala piena al sabato sera, a Bari, si sono sentiti vari mormorii uniti a dei versi di disapprovazione che per quanto  relativamente contenuti, erano perfettamente udibili.
Era  tra l’altro da poco trascorsa la giornata contro l’omofobia.
Stupirsi, vergognarsi o scandalizzarsi per un semplice bacio (finto) tra uomini al cinema, all’interno di un’opera ricca e curata, che fa seguito a film dello stesso Pedro Almodóvar, quelli sì davvero incentrati sull’omosessualità, oppure su altri argomenti “tabù e trasgressivi” mentre quest’ultimo Dolor y Gloria  è più collegato al bel tempo dell’infanzia, mi sembra un autogol di  certo pubblico perbenista che magari si reputa “colto”, ma crede di vivere ancora molti anni prima del rivoluzionario
Insomma, l’omosessualità troppo “esibita” al cinema fa ancora scandalo, anche col cinema d’autore, ma non dovrebbe.
21 maggio 2019

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