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Quarta serata di gala del Bif&st: al Petruzzelli premiato Antonio Albanese

di Romolo Ricapito

Quarta serata “di gala” per il Bif&st al Teatro Petruzzelli il 24 aprile alle 21, con nuove premiazioni e l’anteprima del film palestinese The Reports on Sarah  and Saleem, del registaMuayad Alayan.

L’uscita nelle sale è prevista per l’autunno.
Anna Bonaiuto

Sono stati salutati in sala alcuni ospiti come Anna Bonaiuto, Maurizio Donadoni, Donato Carrisi, Domenico Procacci.

Il premio Ennio Morricone per il migliore compositore delle musiche da film è  stato assegnato alla coppia Pivio (pseudonimo di Roberto Pischiutta) e Aldo De Scalzi, ma lo ha ritirato il solo Pivio, essendo De Scalzi impegnato per lavoro a Genova.  Il film per il quale è stato conferito  il riconoscimento è Ammore e Malavita dei Manetti Bros.
L’attrice Barbora Bobulova in completo nero, giacca e pantalone e camicia bianca ha premiato i migliori costumi. Il “premio Piero Tosi” è andato dunque a Massimo Cantini Parrini  per Riccardo va all’inferno diretto da Roberta Torre.
Rivelata in anteprima la notizia che Cantini Parrini “vestirà” la Bobulova nella nuova opera della regista barese Letizia La Martire dal titolo “Saremo giovani e bellissimi”.
Il Federico Fellini Platinum Award Cinematic Excellence è stato consegnato dal sindaco Antonio Decaro ad Antonio Albanese.
Decaro ha annunciato la prossima apertura “congiunta” dei Teatri Piccinni e Margherita.
il primo offrirà la prosa, il secondo mostre di arte contemporanea.
La motivazione del premio ad Albanese è stata letta da Felice Laudadio: “per la sua vivace follia (…) e il ritrarre uomini malinconici e confusi. Racconta gli italiani di oggi con acume e umanità”.
Infine Laudadio ha ricordato che il Fellini Award fu disegnato da Ettore Scola.
Antonio Albanese ha dedicato il riconoscimento a Vittorio Taviani.
Del film The Reports on Sarah and Saleem si apprezzano la vivacità e i panorami seppur in un contesto drammatico, quello di Gerusalemme.
Un panettiere palestinese intrattiene una relazione con la proprietaria israeliana di un bar.
L’uomo sta per diventare padre, la donna è sposata con un importante militare e ha una figlia.
La trama descrive una società che vive e lavora per procurarsi benessere e felicità, ma questi vantaggi sono inficiati dalle differenze di etnie e da separazioni e odi atavici.
Il panettiere, Saleem, come lavoro extra deve trasportare col suo furgone  dei pacchi non specificati dietro al muro di Gerusalemme .
Ma la vendetta di uno  sconosciuto picchiato in un locale pubblico lo fa arrestare come “spia” dagli israeliani.
Saleem è accusato di spaccio e prostituzione e in seguito anche di altro. La sua amante Sarah non vuole testimoniare in suo favore, perché minacciata dal marito, David, che è un militare duro e vendicativo.
Interessante è il confronto tra la moglie “tradita”, Bisan e la “traditrice”, Sarah.
L’opera mette in luce l’arretratezza di una società che colpevolizza il sesso usando motivi politici  ed è stato giudicato un capolavoro dal pubblico barese. Gli attori: Adeeb Safadi, Sivane Kretchner, Ishai Golan (il più noto del cast, israeliano, è vissuto in Canada ed è molto attivo in teatro) e Maisa Ab Elhadi, israeliana di Nazareth, ma interpreta una palestinese.
24 aprile 2018

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