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TRIESTE- BIENNALE INTERNAZIONALE DONNA: 5, 6 E 7 gennaio- Per l’occasione servizio navetta

a cura di Clelia Conte

Continua fino al 21 gennaio, al Magazzino 26 del Porto vecchio, la Biennale Internazionale Donna, esposizione realizzata dall’Associazione culturale Porto Arte, sorta nel 2003 per promuovere il recupero della zona portuale dismessa, in coorganizzazione con il Comune di Trieste-Assessorato alla Cultura, con il supporto di Italia Nostra e il contributo dell’Ufficio della Consigliera di Parità di Trieste. Il biglietto d’ingresso e di 3 euro. 

Porto Vecchio – Trieste

La sede della mostra può essere raggiunta, oltre che con mezzi propri, anche con la linea 6, accedendo dal varco su viale Miramare all’altezza del ponte di ferro/sottostazione elettrica. Sabato 6 e domenica 7 gennaio, nonché sabato 13 e domenica 14 gennaio sarà inoltre disponibile, per i visitatori della Biennale Internazionale Donna, un servizio di navetta che collegherà il molo IV con il magazzino 26 (e ritorno) con i seguenti orari: andata: 12.00 13.30 14.30 15.30 16.30 17.30; ritorno: 13.00 14.00 15.00 16.00 17.00 18.00 19.00.
Diversi gli appuntamenti in programma questo fine settimana. Venerdì 5 gennaio, alle ore 12.00, Biennale Donna ospiterà un’esibizione di acquerello dell’artista Marina Legovini, che sarà a disposizione dei visitatori per illustrare la sua ricerca pittorica.
Sabato 6 gennaio,alle ore 17.00, nel bar al II piano, incontro e aperitivo con Maria Campitelli, presidente del Gruppo78; mentre alle ore 17.00, I° piano, “La Madre e lo Splendente” performances di ArteContro, introdotta da Maria Campitelli, con Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz, Max Jurcev, Betta Porro e Guillermo Giampietro.

Maria Campitelli

“L’arte è una ribellione contro il destino” è la frase intorno alla quale nasce l’incontro “casuale” di tre artisti del Gruppo78 capitanato dalla curatrice Maria Campitelli. E’ il 2014 e il Gruppo78 presenta una performance al Teatro Miela di Trieste, in occasione dei festeggiamenti per Erik Satie, nessuno sa cosa presenterà l’altro e quando le note del musicista Max Jurcev si levano dal palcoscenico, dalla galleria l’artista multimediale Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz lo insegue con i loop in bianco e nero: spirali, lettering, pesci, scheletri, leitmotiv del suo stile e categoricamente 2D, mentre la performer Betta Porro entra in scena.Il collettivo ArteContro nasce così, la ribellione fisica di Betta Porro trova il suo spazio naturale, a più dimensioni, nel suono e nell’immagine, attraversando i grandi temi quali l’inquinamento, la violenza, la comunicazione, il linguaggio, l’arte, la scienza, il dolore, il post-umano, la relazione tra generi, e infine la tecnologia.
E’ di quest’ultimi temi che si parlerà ne “La Madre e lo Splendente”. Il collettivo ArteContro proporrà una nuova performance dove s’indagherà sul destino della relazione tra uomini e donne.L’azione sarà anticipata al Bar del Magazzino 26 da una chiacchierata informale con aperitivo con Maria Campitelli, presidente del Gruppo78 e curatrice del festival internazionale “Arte& Robotica”. Saranno introdotti alcuni dei temi della performance. Dalle ceneri di un archetipico sapere femminile e da uno splendente Logos – espressione di un patriarcato ormai iper-tecnologico e aggressivo – può nascere un nuovo linguaggio? Lo scontro/incontro nel fango di Betta Porro e il Robot ci farà riflettere sulle intelligenze artificiali e sui pregiudizi di genere che vengono inseriti assieme a un numero inimmaginabile di dati. Nel tempo dei robot sociali, di macchine programmate per decodificare il comportamento e le emozioni di noi umani, siamo curiosi di sapere chi operi dietro questi dispositivi e con quale criterio s’inseriscano le informazioni. Nell’era del femminicidio ed altre incredibili barbarie perpetrate ai danni delle donne (e non solo), il “sapere” dovrebbe comprendere nuovi codici e antica Sapienza (ritroveremo infatti il manoscritto del Libro della Sapienza proiettato e confuso con il fango). Max Jurcev darà voce e forma a una nuova lingua, il Muplo, e, grazie alle animazioni a cura di Cecilia Donaggio e il laser di Guillermo Giampietro, i nuovi segni galleggeranno nello spazio. Sara’ dunque Betta Porro a suggerire se accogliere l’invito o sottrarsi. Uscire dal quadrato che qui non è quello di The Square, ma che, se non altro per la sfida, gli somiglia molto.
Domenica 7 gennaio, alle ore 12.00, si terrà invece l’incontro di Gabriella Musetti con le poetesse Paola Dei, Aquilina Derossi, Rita Manzara, Cristina Marsi e ancora, alle ore 15.30, “Un Magazzino d’idee con l’arte visiva e la poesia”. Graziella Rota presenterà diverse artiste, con letture di poesia, interventi musicali, visite a sezioni specifiche della mostra (sale espositive e ristoro con Le ragazze del cambiamento).“Reading Arte visiva, musica, poesia e performance con le artiste e le 100mila poete”. A cura di Graziella Valeria Rota e la partecipazione straordinaria delle artiste, scrittrici, poetesse e musiciste. Antonella Barina scrittrice poeta, Raffaela Ruju, scrittrice poeta, Elena Pogutz artista gallerista, Alessandra Spizzo artista performer, Lucilla Delben cantante musicista, Alessandra Chiurco poeta cantante musicista, Cristina Gerin cantante poeta musicista e Loretta Marsilli scrittrice; Artiste Laura Poretti Rizman, Laura Grison, Cristina Marsi, Banafsheh Rahmani, Barbara Romani, Silvia Wehrenfennig, Elisabetta Bolaffio, Fulvia Dionis, Laura Pigo, Jo Egon, Lucia Flego, Graziella Valeria Rota, Cinzia Qing Yue. Poetesse e scrittrici Donatella Bartoli, Leonora Buçinca, Eleonora Catanzaro, Serena Castro, Alessandra Chiurco, Luciana Costa, Daniela Fogar, Cristina Gerin, Barbara Grubissa, Alessandra Flores d’Arcais, Loretta Marsilli, Nicoletta Nuzzo, Raffaela Ruju, Graziella Valeria Rota, Nelida Ukmar.

4/1/2018

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