Cinema: Faye Dunaway, 75 anni, rivela: perché Joan Crawford ha rovinato per sempre la mia carriera Attualità Cinema 8 Settembre 2016 di Romolo Ricapito Faye Dunaway Faye Dunaway si è finalmente espressa sul film che avrebbe rovinato la sua carriera, quel Mammina Cara del 1981 ispirato alla vita dell’attrice premio Oscar Joan Crawford e tratto da un libro della figlia adottiva della diva, Christina. “Ho girato quella storia in un periodo nel quale ero vulnerabile, acritica”. Joan Crawford La pellicola vinse il Razzie Award (l’Oscar -pernacchia) come peggiore opera dell’anno, fu quindi disconosciuto dalla Dunaway ma ha ottenuto nel tempo consenso, diventando un cult movie. Faye Dunaway, adesso 75 anni, nata in Florida, di religione cattolica, era figlia di un soldato e trascorse la maggior parte della sua infanzia in Germania. Fu candidata all’Oscar per il film Bonnie & Clyde, girato al fianco di Warren Beatty. Uno dei suoi più grandi successi è I Tre Giorni del Condor al fianco di Robert Redford. Ma altri film risultano imbarazzanti, come Supergirl-La Ragazza d’Acciaio, del 1984, Giovanna d’Arco di Luc Besson, del 1999 e appunto Mammina Cara. La Dunaway è ritenuta sui set una dive esigente con la quale è difficile lavorare. Tempo fa mise in vendita dei suoi autografi firmati, con foto, per ricavarci denaro. Nel1994 fu poi Dunaway licenziata a Broadway da Andrew Lloyd Webber durante l’allestimento di Viale del Tramonto, con l’accusa di non sapere cantare. La diva ebbe una importante storia d’amore col nostro Marcello Mastroianni e ha un figlio, Liam O’Neill, 36 anni, attore, figlio del fotografo di moda Terry O’Neill, suo secondo marito. Faye Dunaway e Marcello Mastroianni Ad ogni modo, ritornando al fiml Mammina Cara, la Dunaway fu chiamata da Joan Crawford prima della morte, avvenuta nel 1977, che la omaggiò di complimenti definendola l’unica attrice dell’epoca “con una stoffa vera”. Il film sulla vita della Crawford ne ritrae la decadenza artistica, dopo che ella interpretò il film Il Romanzo di Mildred, che le fruttò l’Oscar nel 1946. Nella sceneggiatura però l’attrice nata nel 1905 fu descritta come uno dei personaggi ispirati ad alcuni suoi film horror, come Cinque Corpi senza testa del 1964. Ma Mammina Cara estremizza anche l’immagine di Crawford, quella del capolavoro western “Johnny Guitar”, del 1954. Ad ogni modo, se Mammina Cara ha rovinato la carriera della Dunaway nel tempo ne ha rivitalizzato la figura, rimanendo un dei sui film più noti e addirittura più apprezzati.