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Lunedì Letterari della Libreria Roma : Pasquale Tempesta e i suoi 60 anni di giornalismo. Interviene Valentino Losito, presidente Odg Puglia

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di Romolo Ricapito

Presso la Libreria Roma in occasione dei Lunedì Letterari è stato ospitato il giornalista Pasquale Tempesta per parlare dei suoi 60 anni di attività giornalistica.

Il professor Daniele Giancane introducendo Tempesta ha detto che egli è un assiduo frequentatore dei lunedì letterari, anche per interesse professionale (tiene sulla Gazzetta del Mezzogiorno  la rubrica culturale  “Passati in Rivista“).
Prima dell’evento abbiamo parlato con la professoressa Celeste Romito, poetessa e saggista, che Pasquale Tempesta incoraggiò nel pubblicare i suoi scritti. Da allora la professoressa lo ha fatto costantemente, con ottimi risultati, vincendo molti premi, inclusa una medaglia d’oro del Presidente della Repubblica.
Pasquale Tempesta è stato festeggiato inoltre da alcuni  illustri colleghi, rappresentati da Valentino Losito, presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia.
Il primo articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno fu firmato da Tempesta nel 1952 : allo Stadio della Vittoria giocava il  Liberty contro l’Acquaviva.
La maggior parte dei miei pezzi ha inizio  con un endecasillabo, ma non sono un poeta– ha spiegato l’ospite, aggiungendo:“una partenza breve attrae l’attenzione“.
E’ stato letto il nutrito curriculum di Pasquale Tempesta, sintetizzabile col conseguimento della laurea in giurisprudenza  : iscritto all’albo dei procuratori,  nel 1962 passò a quello di giornalista professionista.
Ha tenuto lezioni e conferenze presso l’Università di Bari, è stato redattore capo per i servizi esteri presso la Gazzetta del Mezzogiorno; ha ricoperto la funzione di capo dei servizi sportivi presso il quotidiano La Calabria. Per 50 anni ha collaborato con L’Ufficio Stampa della Fiera del Levante, è Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana. Nato  a  Bitonto (Bari) vi risiede fino al 1970. A Bitonto ha ricoperto la carica di Consigliere Comunale.  Nel 2003 la medaglia d’oro dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti (presidente Del Boca).
Pasquale Tempesta, rievocando aneddoti tramite l’ausilio di fotografie d’epoca ingrandite dal pc e trasmesse sul grande  schermo, ha detto che presso la Gazzetta del Mezzogiorno sono attivi meno giornalisti che in passato. Il passare del tempo ha ingoiato anche i poligrafici. Il decano dei cronisti ha quindi mostrato il  titolo di un giornale fatto col piombo e raccontato una serie di aneddoti d’epoca. Esisteva una catena umana che precedeva la pubblicazione del quotidiano. La linotype componeva con il piombo. Conseguentemente gli operai si ammalavano di saturnismo, che tentavano di prevenire bevendo mezzo litro di latte al giorno.
Una volta accadde che,  composta la pagina in  piombo, due fotografie illustranti  la Fiera degli Asini di Martina Francavennero   scambiate.
Alle autorità una didascalia attribuì allora la qualifica di..asini . Migliaia di copie furono  prontamente cestinate e l’errore  ricomposto.
Ricordata anche la figura di Luigi De Selly, antifascista, che all’indomani della disfatta del fascismo fu incarcerato, incolpato di avere istigato i fatti che portarono alla strage di Via Nicolò Dell’Arca (1943). I funzionari del governo di Badoglio attribuirono all’articolo di De Selly una precisa responsabilità. Ma il cronista fu presto scarcerato.
Tempesta ha quindi commentato alcune fotografie in bianco e nero: Sua Maestà Gustavo  VI Adolfo di Svezia in visita alla Cattedrale di Bitonto. L’incontro  dello stesso  giornalista con Giovanni Paolo II nell’ambito di un’udienza aperta ai giornalisti prima della storica visita di Wojtyla alla diocesi Bari-Bitonto.
Il momento più imbarazzante? In Belgio, sede del Parlamento Europeo, una studentessa chiese ad Emilio Colombo (esponente di spicco della Dc) perché non si fosse mai sposato. L’ex presidente del Consiglio rispose: “non ho mai trovato l’anima gemella”.
Il Presidente Valentino Losito ha parlato della necessità di ritornare  alle radici della professione  giornalistica, alla quale egli si approcciò definitivamente alla fine degli  anni Ottanta tentando di “rubare”  il mestiere,   all’interno della  redazione della Gazzetta del Mezzogiorno, affiancandosi alle persone “giuste”.
Losito ha auspicato per  il futuro la laurea obbligatoria per chi vorrà diventare   giornalista. Ha quindi ricordato il suo “maestro”: Mario Gismondi di Puglia.
Ma cosa ne sarà del giornalismo, la domanda  cruciale di Pasquale Tempesta. Valentino  Losito cita Socrate: “Sappiamo di non sapere”.
Aggiungendo: “temo sia in atto non una variazione sul tema , ma una mutazione antropologica del mestiere “. Valentino Losito ha citato anche,  come altre volte ha fatto in passato,  il sociologo McLuhan , mettendo in dubbio che i nativi digitali   nutrano  la necessità dell’approfondire e del capire.
Pasquale Tempesta ha ribadito un concetto -chiave: per saper scrivere occorre avere molto letto e continuare  a farlo con costanza.
E infine: usare passione unitamente alla perseveranza.

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