Buon compleanno, Costituente! La Repubblica compie 70 anni Attualità Cultura Libri Regione 2 Giugno 2016 Corecom Puglia e Ipsaic la omaggiano con un libro Raffaele Pellegrino(sn.) e Felice Blasi di Vera Di Venere Dalle armi alle urne. E’ ciò di cui si parla in “La Puglia alla Costituente 1946 Informazione, opinione pubblica e prime elezioni”, il libro presentato ieri primo giugno 2016 nella sala Finocchiaro al Consiglio Regionale della Puglia. Antonio Leuzzi E’ un prezioso documentario cartaceo ideato e curato dal CORECOM (Comitato Regionale per le Comunicazioni) Puglia e dall’Ipsaic (Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea “Tommaso Fiore”) ed e’ il quarto della collana “Comunicazione Storia e Mezzogiorno” diretta da Felice Blasi e Vito Antonio Leuzzi. Mezzogiorno” diretta da Felice Blasi e Vito Antonio Leuzzi. libro la puglia alla costituente “Le classi dirigenti italiane – spiega Felice Blasi, direttore del CORECOM Puglia – tra il 1945 e il 1946 si trovano di fronte ad un problema enorme: come riuscire a traghettare un Paese dall’uso delle armi all’esercizio del voto. L’Italia era attraversata da forti tensioni sociali, disoccupazione, aumento del costo della vita, ma anche da risentimenti, violenze diffuse, regolamenti di conti. Voi – dice Blasi, rivolgendosi agli studenti della terza media “Tommaso Fiore”, accompagnati dalla docente De Fino – avete un grande privilegio: essere nati in Italia. Studiare – rincara Blasi – è un privilegio, e purtroppo al giorno d’oggi in alcune nazioni nel mondo, i ragazzi della vostra età lavorano in fabbrica o coltivano i terreni”. Blasi evidenzia che “la Costituente ha donato la libertà a tutti noi. Possiamo godere di privilegi, che ora purtroppo in altri Paesi, non sono affatto diritti. Ragazzi, immaginate: se non ci fosse stata la Costituente, ora voi sareste impegnati a lavorare i campi.” Ragazzi di terza media dell istituto Tommaso Fiore Vito Antonio Leuzzi, autore: “All’epoca, i pugliesi e i calabresi avevano il divieto di salire al Nord Italia, per via della cosiddetta linea gotica. Ora, l’Europa sta tentando di chiudere le frontiere e si va contro ad uno dei diritti sacrosanti dell’uomo, ossia la libera circolazione delle persone. Una grande conquista per noi fu la Costituente: dalla violenza fisica al potere del voto con una scheda ed una penna in mano. Il triplice voto nel 1946 cambiò la storia. La nostra”. Raffaele Pellegrino Raffaele Pellegrino, ricercatore dell’Ipsiac ha curato la sezione documentaria, biografia dei Costituenti e l’elaborazione dei dati della seconda parte del volume. La copertina è stata realizzata da Mariano Argentieri. Blasi conclude con una frase di Lucrezio (“Com’è dolce per chi resta sulla riva, guardare chi sta affondando su una barca”) corretta : “Se la barca va a fondo, noi non siamo sulla riva ma lì nella barca, ad affondare insieme al nostro simile”.