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LUCA CARBONI PRESENTA A BARI “POP UP”, CD ALTO IN CLASSIFICA. UN “TENERONE” DI SUCCESSO, CHE PIACE A TUTTI, DAL QUINDICENNE ALLA NONNA NOVANTENNE

LUCA CARBONI PRESENTA A BARI "POP UP", CD
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 di Romolo Ricapito
foto di Francesco Guida
Lunedì 15 ottobre 2015: bagno di folla a LaFELTRINELLI di Bari per il cantautore Luca Carboni, ritornato in pista verso la fine dell’estate col singoloLuca lo stesso, diventato il tormentone dell’autunno in corso e attualmente al primo posto della classifica relativa ai brani più trasmessi in radio.
Il suo album POP UP, pubblicato da Rca Label Group Rlg Sony , è entrato direttamente in classifica al quarto posto.
Un successo epocale, dunque, che riporta l’artista ai fasti della giovinezza, quando intonava Mare Mare oppure Ci Vuole un Fisico Bestiale.
Dotato di una cordialità vera, ha il dono della tenerezza, qualità  che lo rendono una sorta di peluche umano, dunque un  morbidone.
E questo grazie a uno spirito giovanile che lo trasforma  nell’idolo delle nuove generazioni, mentre continua a piacere ai coetanei, ma anche a un pubblico ormai anziano: ha cavalcato il tempo come un highlander.
Luca Carboni è comparso completamente vestito di nero, con giubbotto di pelle e occhiali da sole.
“Mi servono  per ripararmi dai lampi dei flash” si è giustificato, quando un fan gli ha “ordinato” di toglierli.
L’eroe di “Farfallina” portava poi i capelli pettinati all’indietro. Il colore brizzolato della chioma denunciava che il tempo passa, ma il cuore è sempre giovane, anzi, sempre di più.
Il cantante  ha spiegato che il titolo del disco, Pop Up, si presta a vari significati e interpretazioni.
Pop Up dunque come l’interfaccia grafica di alcuni libri per  bambini.
Ma anche come termine più tecnologico che indica l’apertura di certe finestre che si palesano  mentre si naviga sul web, procurando  fastidio.
Il mio disco è per  me importante perché indica felicità e appunto fastidio” ha meglio spiegato.
Il termine pop up, ancora, è composto: da pop, che non intende per forza la musica  leggera di consumo, ma l’attitudine di un artista il quale, partendo da un genere difficile, finanche rock jazz, riesce ad arrivare al cuore della gente.
The Police ad esempio erano rock, ma complessivamente riunivano musica bianca, nera e reggae”.
L’intervistatrice, una speaker radiofonica saputella, ha detto che Pop Up è un disco di canzoni d’amore.
Rettifica di Carboni: la vera canzone d’amore, semplice e diretta, è Invincibili, che chiude l’album.
Trattasi di un brano lasciato invariato in studio rispetto a com’è nato: solo piano e voce.
Le altre canzoni del disco invece caratterizzano un album molto elettronico che ha un 80 per cento di programmazione e suono stile anni Ottanta,  ”  il decennio nel quale mi sono formato musicalmente “.
Per il video di Luca lo stesso, Carboni si è ispirato alla clip  Addicted to love di Robert Palmer (1949-2003) risalente al 1985.
Trattasi  di un  video pluripremiato  che vede Palmer, circondato da  musiciste donne, labbra rosse e capelli neri corti.
Pop Up contiene un tributo alla sua città, “Bologna è una regola“, traccia numero tre.
Trattasi di un capoluogo  raccontato in modi anche non espliciti. Il pezzo è scritto a quattro mani con Alessandro Raina, di Voghera, che ha composto anche per Marco Mengoni e Malika Ayane.
Ancora su Bologna: “l’anima della mia città è l ‘incontro  tra la gente del posto e coloro  che vengono ospitati, provenienti da tutta l’Italia ma in particolare dal sud. Si crea così un connubio che anima la vita del capoluogo emiliano con la creatività degli “esterni”.
Chiedo Scusa, la traccia numero cinque, tiene conto dei riferimenti letterari di Luca Carboni. Il titolo è preso infatti da una poesia della polaccaWislawa Szymborska (1923-20129 vincitrice del Nobel per  la letteratura nel 1996.
Ma anche per precedenti lavori Luca Carboni ha fatto riferimento al mondo dei poeti, come per l’album Persone Silenziose: il singolo i Ragazzi che si Amano si ispirava ovviamente alla nota poesia di Jacques Prevert.
 Per Io e maria, scritta per  Paola Turci, il riferimento è   una poesia di Tonino Guerra.  Per il primo album di Michele Bravi (2014) infine Luca Carboni ha “saccheggiato” anche Pablo Neruda nella canzone Amarti da Qui.
E’ seguito al tutto un concitato e infinito firmacopie, condito da tantissimi selfie.
La discografia si può salvare se l’artista “gira gira” per mega store autografando i libretti dei suoi  cd.
Però Luca Carboni è dopotutto un privilegiato: i suoi dischi vendono a prescindere.

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