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Pietro Maso a Manuel Foffo: “caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’”…di Romolo Ricapito

Pietro Maso

di Romolo Ricapito

La lettera di Pietro Maso a Manuel Foffo ha riacceso una polemica sul primo, “colpevole”, secondo gli osservatori, di voler  mettersi in vista.

In questa società della visibilità, tutti scalpitano per avere un posto in prima pagina.
Tra i colpevoli, i più insospettabili intellettuali, giornalisti, opinionisti, showgirl, attori.
E anche gli abitudinari del circo della sovraesposizione che un giorno si l’altro no, ma quello seguente di nuovo sì, appaiono in tv.
Manuel Foffo
Manuel Foffo

Nelle anime fragili, o vieppiù tormentate, si crea un’ulteriore forma di frustrazione: “perché loro stanno alla ribalta e io vengo escluso dal palcoscenico dell’effimero”?

E così Pietro Maso, che qualche anno fa scrisse un libro di  scarso successo assieme a  una giornalista di belle speranze e il quale di recente ha visto la sua “stella nera” brillare nell’oscurità della notte con l’intenzione (intercettata dagli inquirenti ) di volere terminare il “lavoro” di 25 anni prima (uccise padre e madre, oggi avrebbe avuto la voglia  di ammazzare pure le sorelle) dopo qualche settimana di silenzio riguardo il suo personaggio,   tornato alla  “ribalta ” suo malgrado come anima “non redenta”, si è   rifatto avanti.
Un sfogo manifestato per  lettera a  Manuel Foffo, che avrebbe voluto ammazzare il padre ma che in realtà ha ucciso un giovane incolpevole, durante un festino a base di droga, assieme a un complice.
Pietro Maso sociologo, psicologo, criminologo  e altri “ruoli”mutuati dalla tv -spazzatura, scrive a colui che gli procura un transfert, dalla comunità montana nella quale è stato  accolto per  una nuova riabilitazione: “conosco i motivi del perché di certe tue intenzioni e quello che dirà la gente di te in futuro, ossia avrà riprovazione e ti emarginerà”. Questo il sunto della lettera-choc.
La lettera che  è  stata un fulmine a ciel sereno oltre che per la famiglia Foffo, per gli avvocati della difesa del giovane Manuel, i quali nel tentativo di riparare con delle attenuanti  al danno fatto dal loro “cliente”,  hanno visto la missiva di Maso come una sgradevolissima e intenzionale intrusione a fini puramente esibizionistici.

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