Anush di Hovhannes Tumanyan: tragedia d’amore e riflesso di un popolo Cultura Eventi Libri 23 Maggio 202523 Maggio 2025 di M. Siranush Quaranta Tra le opere più significative della letteratura armena, Anush di Hovhannes Tumanyan si distingue per la sua intensità lirica, la profondità psicologica e l’efficace rappresentazione del dramma umano all’interno di un contesto culturale ben definito. Nonostante la sua struttura relativamente semplice, Anush è molto più di una semplice storia d’amore tragico: è una finestra sull’anima armena, una meditazione sulla rigidità delle tradizioni e una denuncia implicita delle conseguenze tragiche di un codice d’onore patriarcale. Pubblicata per la prima volta nel 1890 in forma poetica, l’opera divenne talmente iconica che fu successivamente adattata in forma di opera lirica dal compositore Armen Tigranian nel 1912. Il libro Anush è stato tradotto in italiano, a cura del prof. Kegham J. Boloyan e della dott.ssa Claudia Cenni. Il prof. Boloyan da anni si occupa della traduzione di testi orientali, riuscendo a trasportare in italiano le atmosfere e le storie della tradizione araba e armena. Locandina della presentazione del libro Anush Il libro sarà presentato martedì 27 maggio alle 20:00 presso Pietre d’Angolo a Triggiano (Bari). Dopo i saluti portati dal Console Onorario della Repubblica d’Armenia in Bari Dario Rupen Timurian, interverranno Kegham J. Boloyan, curatore del libro e professore universitario Uniba e del Salento, Carlo Coppola, consigliere generale del medesimo consolato onorario armeno, lo scrittore e poeta Piero Fabris. La serata sarà allietata dalla musica di Komitas Vartabed, con il mezzosoprano Tiziana Portoghese e la pianista Annamaria Giannelli e le letture in lingua armena della prof.ssa Lilit Baghdasaryan e della pittrice Eva Papikiyan. La storia di Anush ruota attorno a un amore impossibile tra la giovane Anush e Saro, un pastore. Ambientata nel XIX secolo in un villaggio montano dell’Armenia, la narrazione segue le vicende di questi due giovani innamorati ostacolati dalla tradizione e dal rigido codice d’onore di Mosi, fratello di Anush. L’amore dei due è autentico, puro, e nasce in un contesto naturale quasi arcadico, ma viene rapidamente infranto dai dettami della società e dall’orgoglio maschile. Durante una celebrazione, Saro offende Mosi senza volerlo, superando il confine tra gioco e mancanza di rispetto in un combattimento rituale. L’onore di Mosi viene così messo in discussione, e l’uomo, accecato dal disonore subito, decide di vendicarsi. Senza raccontare tutta la storia e il suo epilogo, Anush rappresenta la rottura definitiva tra l’amore e le convenzioni sociali, tra il desiderio individuale e il dovere imposto dal clan. Tumanyan, pur usando un linguaggio poetico e lirico, costruisce un racconto realistico e profondamente critico verso la società tradizionale. Per comprendere le ragioni profonde che hanno spinto Hovhannes Tumanyan a scrivere Anush, è necessario considerare il contesto storico, culturale e personale in cui l’autore visse e operò. Il poeta fu profondamente legato al suo popolo e alla sua terra. Nato in una famiglia di religiosi nel villaggio di Dsegh, visse in un ambiente profondamente radicato nelle tradizioni rurali armene. Tuttavia, fu anche un intellettuale illuminato, che credeva nella necessità di un cambiamento culturale e sociale. Tumanyan era convinto che la letteratura dovesse essere uno strumento per educare, elevare e risvegliare le coscienze: Anush nasce proprio da questa tensione tra tradizione e progresso. L’autore, con grande sensibilità, rappresenta il conflitto tra le passioni umane e le convenzioni arcaiche, condannando sia l’eccesso di rigidità morale e la cieca obbedienza all’onore maschile, ma anche la morale della società dell’epoca. Infatti, Anush non è solo una donna innamorata, ma un simbolo della libertà emotiva femminile schiacciata dal patriarcato. Saro è l’uomo che osa sfidare, anche involontariamente, l’ordine costituito, e per questo paga con la vita. Mosi, dal canto suo, rappresenta la cecità della legge dell’onore, un codice che antepone l’orgoglio maschile al valore della vita. L’autore non presenta questi personaggi come semplici archetipi, ma li umanizza profondamente. Non c’è vera condanna né piena assoluzione: vi è piuttosto una compassione profonda per la condizione umana, intrappolata tra il cuore e la legge. Hovhannes Tumanyan Tumanyan fu influenzato dal romanticismo europeo, ma anche da un certo realismo sociale. In Anush convivono l’ideale romantico dell’amore eterno e la crudezza realistica della vendetta e della morte. L’opera, pur essendo poetica nella forma, affronta temi reali: la condizione delle donne, il peso delle convenzioni sociali, la necessità di riformare una società rurale intrisa di superstizioni e tabù. Dunque, scrivere Anush significa rappresentare il cuore tragico della cultura armena, con tutte le sue bellezze e contraddizioni. In questo senso, l’opera è anche un tentativo di conservare, ma al contempo mettere in discussione, la tradizione. Dal punto di vista stilistico, Anush è un poema narrativo, con un linguaggio accessibile, limpido, arricchito da immagini poetiche e musicalità, e dove la lingua armena appare profondamente influenzata dal dialetto dell’Armenia orientale, e ciò dona al testo una autenticità straordinaria. L’equilibrio tra narrazione e lirismo è una delle caratteristiche più distintive dell’opera, che ha contribuito alla sua longevità e popolarità. Nel 1912, il compositore Armen Tigranian trasformò Anush in un’opera lirica che è oggi uno dei capisaldi del teatro musicale armeno. L’opera conserva la trama originale e ne amplifica le emozioni attraverso la musica. I cori tradizionali, le melodie folkloriche e le arie struggenti hanno fatto di Anush un simbolo culturale nazionale, trasformandola in un’icona tragica della cultura armena, comparabile a figure come Giulietta, Tosca o Carmen. Retrocopertina del libro Anush Fin dalla sua pubblicazione, Anush venne accolto con grande entusiasmo dal pubblico armeno. La sua forza emotiva, unita alla bellezza poetica, ha reso l’opera un pilastro della letteratura nazionale. Anche la critica ha riconosciuto l’importanza del testo, considerandolo una delle prime vere tragedie moderne in lingua armena. Nel tempo, Anush è diventata parte integrante dell’identità culturale armena. L’opera è studiata nelle scuole, rappresentata nei teatri, adattata nel cinema e nella musica. In particolare, la figura di Anush è stata reinterpretata in chiave femminista come simbolo della lotta contro il patriarcato. L’eredità di Tumanyan vive ancora oggi, nelle parole di Anush, nel canto del dolore e della speranza che attraversa le montagne dell’Armenia.