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A Bari la Messa in rito armeno per i Martiri del Genocidio e per Papa Francesco

Locandina della messa per la commemorazione del genocidio armeno
Maria Silvia Quaranta

di M. Siranush Quaranta

Sabato 26 aprile alle 11:00 presso la chiesa di San Gregorio in Bari Vecchia (accanto alla Basilica di San Nicola) sarà celebrata la Divina Liturgia in rito armeno, in memoria dei Martiri del Genocidio armeno, di cui quest’anno ricorrono i 110 anni. L’evento è organizzato dal Consolato Onorario della Repubblica d’Armenia in Bari (circ. Puglia).

La celebrazione sarà officiata dal Rev. P. Bsag Tepirjian, archimandrita della Chiesa Apostolica armena. Durante il rito si pregherà anche per il Santo Padre Francesco, da sempre amico del popolo armeno, in contemporanea con le sue esequie a Roma. Nel 2015, per il centenario del Genocidio, il Pontefice nella Basilica di San Pietroparlò chiaramente dello sterminio del popolo armeno come del primo genocidio del XX secolo. Il Papa ha dedicato tutta la sua vita e la sua missione ai temi della pace e della fratellanza tra i popoli.

La Divina Liturgia armena rappresenta un momento di raccoglimento spirituale e di memoria condivisa, nel segno della giustizia storica e della dignità di un popolo sopravvissuto all’annientamento.

Foto di Armin Wegner
Foto di Armin Wegner

Il 24 aprile 1915, segna l’inizio delle deportazioni e delle uccisioni sistematiche di armeni perpetrate dall’Impero Ottomano tra il 1915 e il 1923, un evento che causò la morte di circa un milione e mezzo di persone, vittime di un preciso piano di sterminio. Deportazioni forzate, marce della morte nel deserto siriano, massacri e ogni forma di violenza segnarono una delle pagine più buie del ‘900.

L’anniversario di questo tragico evento è un momento di ricordo e riflessione per gli armeni di tutto il mondo e per coloro che riconoscono la gravità di quanto accaduto. In questa giornata, si onora la memoria delle vittime e si ribadisce l’importanza della prevenzione di futuri genocidi e crimini contro l’umanità e della sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questa tragedia.

Logo per il giorno della commemorazione
Logo per il giorno della commemorazione

La commemorazione del 110° anniversario del Genocidio armeno è un’occasione per rinnovare l’impegno verso la giustizia, la dignità umana e la prevenzione di crimini così efferati.

Tra i martiri italiani nelle due fasi delle stragi ottomane si annoverano le figure di P. Salvatore Lilli, francescano di Cappadocia (Aquila), missionario in Armenia trucidato insieme a sette compagni armeni a Marash nel 1896 (nella prima fase dei massacri hamidiani) e di P. Francesco Divittorio, missionario francescano originario di Rutigliano (Bari), che offrì la propria vita in nome della fede e della solidarietà umana proteggendo una ventina di orfani armeni. Caduto a Mugiuk Deresi, il 23 gennaio 1920, fu un testimone diretto dell’atrocità compiuta in quegli anni, simbolo di una fraternità e di una fede che travalica ogni confine.

Nonostante le negazioni ufficiali da parte della Turchia, il genocidio armeno è stato riconosciuto dalla maggior parte delle istituzioni politiche  (ONU e Parlamento Europeo, Camera dei deputati italiana) ed accademiche, degli Stati sovrani, da moltissimi organismi ed enti come un crimine contro l’umanità nell’intento di annientare un intero popolo.

Locandina della messa per la commemorazione del genocidio armeno
Locandina della messa per la commemorazione del genocidio armeno

La data scelta per la commemorazione delle vittime a Bari, dal Consolato Onorario della Repubblica d’Armenia in Bari (circ. Puglia) invita a non dimenticare, educare alla pace e a rendere onore alle vittime.
L’evento è aperto a tutta la cittadinanza barese, nell’intento di promuovere un momento di preghiera comunitaria.

Per informazioni è possibile contattare il Consolato Onorario della Repubblica d’Armenia in Bari, attraverso il sito www.consolatoarmenobari.it

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