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Presentato al Comune di Bari il percorso per arrivare agli Stati Generali della Rigenerazione Urbana

Presentazione stati generali della rigenerazione urbana di Bari
Maria Silvia Quaranta

di Maria Silvia Quaranta

Il 17 marzo presso la Sala giunta del Comune di Bari è stato presentato il percorso partecipato e gli obiettivi per arrivare al compimento del nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale). All’incontro erano presenti la vicesindaca e assessora alla Rigenerazione urbana Giovanna Iacovone, il sindaco Vito Leccese, il direttore della ripartizione Governo e Sviluppo strategico del territorio Pompeo Colacicco, il presidente del Consiglio comunale Romeo Ranieri e del componente dello staff del sindaco per l’urbanistica, la rigenerazione e le periferie urbane Alessandro Cariello. Gli Stati Generali della Rigenerazione Urbana sono un percorso di partecipazione civica voluto dall’amministrazione comunale per condividere una visione di futuro della comunità barese alla luce del periodo di “maturazione” che Bari sta attraversando, evolvendosi verso una città sempre più verde, più inclusiva e più giusta.

Programma degli incontri tematici
Programma degli incontri tematici

Il percorso sarà articolato attraverso nove incontri pubblici che si terranno dal 19 marzo al 22 maggio, in forma itinerante nei quartieri dei 5 Municipi, toccando le tematiche principali che strutturano le linee di mandato del sindaco e che caratterizzeranno l’azione di governo del territorio in questo quinquennio.

Gli Stati Generali della Rigenerazione Urbana si propongono, perciò, di riavviare la riflessione pubblica sulla trasformazione della città, che sta vivendo una stagione di grandi cambiamenti, a valle della pandemia e del contributo del PNRR. Gli incontri in programma avranno il compito di focalizzare gli obiettivi per portare a compimento il lavoro del nuovo Piano Urbanistico Generale, ridefinendone il paradigma in modo che passi dall’espansione alla rigenerazione urbana, rimettendo al centro la questione climatica e i diritti dei cittadini più svantaggiati, delle periferie, dei servizi di prossimità, della cultura e dell’economia.

Per questo gli Stati Generali della Rigenerazione Urbana intendono rilanciare e rendere centrale il ruolo della partecipazione civica in uno scenario di grandi trasformazioni urbane, attraverso un processo che coinvolga le istituzioni presenti sul territorio, gli stakeholders, esperti del settore e il mondo delle professioni, i soggetti della cittadinanza attiva e i cittadini interessati al cambiamento della città.

Il sindaco Vito Leccese
Il sindaco Vito Leccese

Il sindaco ha dichiarato come alcune volte ci sia stato “qualcuno che ci ha rimproverato di un eccesso di partecipazione, ma io non l’ho preso come un rimprovero, perché durante tutti i tour messi in campo ho avuto modo di raccogliere l’entusiasmo e la voglia di confrontarsi dei cittadini.  Sin dal giorno del mio insediamento ho ribadito l’importanza dell’ascolto, purché non si limiti soltanto all’ascolto ma che sia un vero percorso, per una condivisione responsabile dei cittadini insieme all’amministrazione comunale per programmare il futuro, per cambiare il volto della città e cercare di individuare nuove forme, magari più sensibili rispetto ai temi dell’attualità. La città deve fare i conti con il passato, gli anni del boom economico ed edilizio, dove si sono consumati guasti urbanistici di difficile riparazione. Noi speriamo di poter rimediare in gran parte. attraverso un’opera di rigenerazione, di ricucitura che tenga presente sia il tema ambientale che quello sociale, legato al senso di abbandono dei cittadini delle periferie. È un’opera titanica quella che vorremmo raggiungere, cercando di far sentire tutti protagonisti del futuro e dello sviluppo di questa città.  È una città – ha continuato Vito Leccese – da un punto di vista della qualità della vita e della bellezza sia paesaggistica che architettonica, per questo diventa importante rigenerare quel senso di orgoglio e di appartenenza della comunità alla propria città. che ci può consentire di vincere sfide così impegnative e così ambiziose. In questo contesto si inserisce questo calendario di eventi che potrà portarci in modo consapevole e condiviso a dotare la città di Bari di uno piano urbanistico, il PUG, inteso non come strumento di trasformazione edilizia del territorio, ma come uno strumento di rigenerazione sociale ed economica”.

Attraverso la partecipazione condivisa si potrà arrivare al PUG, un obiettivo ripreso e voluto fortemente dal sindaco Vito Leccese. Con questo progetto si vuole riallineare un rapporto con la città, mai interrotto, ma “che vogliamo tenere in modo formale, proprio nella visione della trasformazione della città. Siamo in un momento storico di grandi cambiamenti e anche questa città sta seguendo un percorso di maturazione molto importante – ha detto la vicesindaca -. Attraverso questo percorso intendiamo focalizzare gli obiettivi per portare a compimento il lavoro del nuovo piano urbanistico generale, ridefinendo il paradigma in modo che sia chiaro l’obiettivo del passaggio dalla espansione alla rigenerazione urbana e sociale, mettendo al centro soprattutto la questione climatica, i diritti dei cittadini più svantaggiati, le questioni delle periferie e dei servizi di prossimità”. Se si vuole diventare una città europea occorre seguirne sia  le direttive e anche i vincoli: la Nature Restriction Low, la strategia del suolo, le infrastrutture verdi e la biodiversità sono tutte direttive che impattano fortemente sulla nuova pianificazione urbana. “Quando parliamo di rigenerazione urbana non ci riferiamo al recupero e alla riqualificazione di singoli fabbricati o di piccole maglie all’interno dei quartieri, ma ci riferiamo ad una rigenerazione che tenga conto di tutti gli equilibri di cui necessita una città e tutti i quartieri: ci piacerebbe riuscire a costruire una città che non abbia più periferie, una città policentrica senza disuguaglianze. Quando parliamo di rigenerazione parliamo di una vera e propria pianificazione che non può che essere guidata da una regia pubblica, che sia capace di integrare tutti gli interventi, di metterli a sistema, coinvolgendo i cittadini, le istituzioni, i privati e trasformare tutti i luoghi per renderli più attrattivi e vivibili migliorando la qualità della vita dei cittadini delle cittadine, dei residenti, degli studenti e delle studentesse, e ovviamente dei turisti”, ha continuato Giovanna Iacovone.

Il percorso di partecipazione sarà strutturato in 9 incontri pubblici itineranti, in programma nei 5 Municipi della città, e riguarderanno diverse tematiche cittadine che riprendono le linee di mandato, quindi la mobilità, l’ambiente e la città universitaria, la cultura, l’economia urbana, il diritto alla casa e l’urbanistica di genere (quest’ultima è una cosa assolutamente nuova per la nostra città perché un’urbanistica di genere non per le donne, ma per tutte e per tutti).  Come si svolgeranno questi incontri: ci sarà una presentazione introduttiva, dove un ruolo importante lo avranno i dirigenti, il direttore della ripartizione, in cui si racconterà alla città quello che è stato fatto, quello che è in corso e quello che si può fare, proprio per mettere a sistema tutte le azioni che sono già state poste, quelle che sono in itinere e già state poste in essere; questi incontri si svolgeranno con i cittadini/ cittadine e gli stakeholders, quindi le università e gli ordini professionali. Inoltre a tre degli incontri tematici si affiancheranno, sempre negli stessi luoghi, tre laboratori dedicati ai bambini e alle bambine, finalizzati ad ascoltare le voci dei giovani cittadini; infine si terranno 5 laboratori territoriali che saranno dei laboratori di progettazione partecipata e che avranno l’obiettivo non soltanto di informare sulle trasformazioni in atto nei diversi quartieri, ma raccogliere anche contributi, proposte per definire interventi mirati di rigenerazione urbana nell’ambito territoriale di riferimento. “Il rapporto con la città non si interromperà con la chiusura degli Stati Generali, che hanno lo scopo di mettere a fuoco le tematiche, ma è un rapporto che proseguirà durante tutto il processo che ci porterà al Piano Urbanistico Generale, che dovrebbe realizzarsi entro i prossimi due anni” ha concluso la vicesindaca.  

Pompeo Colacicco, Giovanna Iacovone e Romeo Ranieri
Pompeo Colacicco, Giovanna Iacovone e Romeo Ranieri

“Questo è un percorso fortemente voluto dall’amministrazione ed è stato uno dei primi indirizzi dato agli uffici. È un processo di ascolto finalizzato ad acquisire ogni utile contributo, rinnovando i precedenti, perché da questi contributi possono venir fuori tutti gli spunti necessari per ridisegnare insieme la città – ha sottolineato Pompeo Colacicco -. La pianificazione urbanistica oggi si concentra principalmente sul lavoro  esistente, il che significa, nel caso di un’espansione, tenere conto delle funzioni per cui il territorio viene utilizzato e quindi del contributo di chi effettivamente queste funzioni le concretizza, e quindi la cittadinanza: E’ questa la ragione per cui parlando di rigenerazione urbana e guardando alla nuova pianificazione urbanistica, si dovrà tenere conto delle recenti trasformazioni che si sono verificate dal 2020 in poi ed accogliere le osservazioni della collettività, per fare finalmente sintesi di tutte queste informazioni in una visione condivisa. Gli Stati Generali sono l’occasione per rimettere a sistema tutte le informazioni di cui disponiamo, per programmare lo sviluppo della città per i prossimi vent’anni, perché di questi termini ragiona la pianificazione urbanistica, rispondendo così alle necessità della collettività. Sono ottimista sugli esiti di questo percorso, anche perché le attività saranno seguite direttamente da due uffici dell’amministrazione: l’ufficio per la rigenerazione urbana con l’ingegnere Laura Casanova, e l’ufficio per la partecipazione del piano urbanistico, che raccoglie in sé le questioni urbanistiche con l’ufficio di piano e le questioni della partecipazione con l’Urban Center. Quindi ci sono tutte le condizioni perché questa attività effettivamente sia proficua e consenta di portare ad epilogo la nuova pianificazione urbanistica della città di Bari”.

Il presidente del Consiglio comunale Romeo Ranieri ha sottolineato come ci si spenderà affinché questo progetto ambizioso si nutra di trasparenza.

“La partecipazione attiva, unita alle soluzioni progettuali fino ad oggi elaborate dai nostri uffici tecnici, permetterà alla città di vedere concretamente il lavoro che andremo a realizzare. Questa è, a mio avviso, la vera novità: fare in modo che la partecipazione non sia solo ascolto, ma diventi parte attiva nel processo decisionale e nelle idee della nostra amministrazione. perché la città in tutti i sensi deve diventare unica, facendo sparire quel senso di periferia. Quindi sarà necessario accelerare il processo, perché quel senso di marginalità che alcuni cittadini avvertono deve essere superato. Dobbiamo sentirci tutti parte di un’unica comunità, cittadini di una città che cresce e che vuole cambiare attraverso la rigenerazione urbana. Un cambiamento che sarà anche sociale ed economico, perché rigenerare significa portare benefici concreti al territorio, sempre nel rispetto della sostenibilità ambientale”, ha concluso Ranieri.

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