Le pagine di carta dunque diventano consunte e si recriminava che tali lettori (a sbafo) dovrebbero invece recarsi puntualmente in edicola per acquistare la loro copia.

 Non so quali bar o rivendite frequenti il lettore, ma trovo che questa situazione descritta sia relativa a qualche anno fa.

Anch’io vedevo tipi, o tipacci, del genere che invece di consultare le pagine della Gazzetta del Mezzogiorno come si dovrebbe fare con una copia omaggiata dal proprio bar, tabaccheria o altro, addirittura si sedevano al tavolo (senza consumare nulla!) leggendo il quotidiano per intero . Le pagine preferite erano immancabilmente  quelle sportive, ma essi si soffermavano anche sulle pubblicità e, una volta letto  tutto scrupolosamente , osservavano con attenzione  l’ultima pagina, riportante una insignificante fotografia di una  réclame relativa a una bevanda o altro, come se osservassero un’opera d’arte.

Ovviamente questa posa era studiata soltanto per non passare il quotidiano a chi attendeva inutilmente e che,sconfortato, affrontava l’uscita e magari sì, andava a comprarselo, per il solo gusto di leggerselo  in santa pace.

Noto invece che i vecchietti scrocconi di cui sopra sono scomparsi. Nel bar sotto casa La Gazzetta del Mezzogiorno giace intonsa. Non viene sfogliata neppure per guardare gli spettacoli o-come molti si vantavano  e si vantano ancora di fare- i necrologi.

Girando per il quartiere, lo stesso avviene per quanto riguarda un bar tabaccheria e un bar tout court.

Evidentemente sono calati gli  scrocconi, o quegli anziani sono morti, tutti comprano il loro quotidiano all’edicola (non soltanto la Gazzetta, anche il Corriere, Repubblica etc..) oppure, infine, La Gazzetta del Mezzogiorno ha perso il suo carisma e interessa meno.

Ad ogni modo adesso posso usufruire del quotidiano per consultarlo quando e come voglio, acquistando con i soldi risparmiati libri, settimanali e cd.