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Roma celebra i 34 anni dell’Indipendenza armena: all’Acquario Romano musica e diplomazia

Vladimir Karapetyan, Ambasciatore della Repubblica d'Armenia in Italia
Maria Silvia Quaranta

di M. Siranush Quaranta

L'Acquario Romano, cornice dell'evento
L’Acquario Romano, cornice dell’evento

Il 6 ottobre 2025, Roma ha celebrato il 34° Anniversario dell’Indipendenza della Repubblica d’Armenia con un evento che ha unito musica, cultura e diplomazia. Presso la suggestiva cornice dell’Acquario Romano si è tenuto un concerto di musica classica ed etno-jazz dell’Armenian Colors Band, seguito da un ricevimento ufficiale.

L’evento, organizzato dall’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia, ha visto la presenza di numerose personalità politiche, civili e religiose di entrambe le Nazioni. Tra le autorità italiane presenti: il senatore Ivan Scalfarotto, il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, oltre a numerosi senatori, onorevoli e ambasciatori delle ambasciate estere. A rappresentare l’istituzione armena in Italia erano presenti, tra gli altri, i consoli onorari della Repubblica d’Armenia. Gli ospiti sono stati accolti da S.E. Vladimir Karapetyan, Ambasciatore della Repubblica d’Armenia in Italia, e dalla gentile consorte Lilit Nazarian.

S.E. Vladimir Karapetyan durante il suo intervento
S.E. Vladimir Karapetyan durante il suo intervento

Nel suo intervento ufficiale, S.E. Vladimir Karapetyan ha tracciato un quadro significativo dei rapporti bilaterali e delle prospettive future per l’Armenia: “Ci troviamo qui a festeggiare il 34° anniversario dell’Indipendenza della Repubblica d’Armenia. L’indipendenza, l’avere uno stato indipendente, rappresenta la più alta forma di espressione di un popolo e molto spesso viene conquistata a caro prezzo attraverso prove difficili e sofferenze. Le difficoltà affrontate negli ultimi anni sono parte integrante della nostra lotta per l’indipendenza e la sovranità della Repubblica d’Armenia. Oggi, grazie ai documenti firmati lo scorso 8 agosto a Washington, la nostra Nazione sta entrando in un’era di pace e di grandi aspettative. Pace, stabilità, strade e confini aperti, benessere e prosperità. Apprezziamo profondamente il ruolo dell’Italia in questo processo. L’Italia ha avuto e continua ad avere un coinvolgimento attivo nei percorsi di stabilizzazione e di dialogo nella nostra Nazione. Lo testimonia chiaramente la risoluzione adottata dal Senato italiano nel febbraio di quest’anno, con il pieno supporto del governo, a favore di iniziative per la pace tra Armenia e Azerbaigian. In particolare, la risoluzione invita il governo italiano a promuovere azioni diplomatiche per sostenere il processo di pace, a favorire il dialogo tra i due paesi, e adottare misure per costruire relazioni economiche equilibrate tra i due paesi (…). Cari presenti, le attuali relazioni interstatali tra l’Armenia e l’Italia si basano su profondi legami storici e culturali tra i nostri due popoli, radicati nei secoli sul comune sistema di valori cristiani. Proseguiamo con determinazione lungo il percorso democratico che abbiamo intrapreso. I nostri popoli hanno sempre nutrito una particolare simpatia reciproca, che arricchisce ulteriormente la cooperazione bilaterale in molteplici settori. Oggi tra i nostri due paesi c’è un dialogo politico di alto livello: all’inizio di quest’anno si è recato in visita in Italia il presidente dell’Assemblea Nazionale della Repubblica d’Armenia Alen Simonyan; sono frequenti i contatti e gli scambi tra i nostri parlamenti e governi; quest’estate abbiamo avuto il piacere di accogliere in Armenia il ministro italiano per la Disabilità Alessandra Locatelli e in quell’occasione è stato firmato un importante accordo sull’ampliamento della cooperazione nel settore. Alla conferenza ‘Yerevan Dialogue 2025′ organizzata dal Ministero degli Affari Esteri di Armenia, ha partecipato una nutrita delegazione composta da esponenti del potere legislativo ed esecutivo dell’Italia. L’Italia è il nostro secondo più grande partner commerciale dell’Unione Europea. In Armenia c’è la volontà di sviluppare ulteriormente le relazioni commerciali ed economiche, poiché riconosciamo l’esistenza di un enorme potenziale ancora inutilizzato: e in questo senso c’è ancora molto lavoro da fare. I nostri legami culturali affondano le radici nella storia, si potrebbe parlare a lungo delle nostre relazioni culturali e delle centinaia di eventi organizzati con la partecipazione di artisti armeni e italiani: sicuramente avrò altre occasioni per farlo sottolineando la nostra cooperazione. Infine, desidero rivolgere un ringraziamento speciale alla comunità armena in Italia, che svolge un ruolo fondamentale nella promozione delle relazioni armeno-italiane. Gentili ospiti, vi ringrazio per essere qui questa sera a condividere con noi un momento così significativo. Vi auguro una serata piacevole ed emozionante, un viaggio nella musica armena. Viva la Repubblica di Armenia, viva la Repubblica Italiana, viva l’amicizia tra Armenia e Italia”.

Il vice ministro degli Esteri Edmondo Cirielli
Il vice ministro degli Esteri Edmondo Cirielli

A seguire ha preso la parola il viceministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli, il quale ha sottolineato i valori condivisi tra le due nazioni: “Con l’Armenia abbiamo in comune il forte senso comunitario, l’idea di rappresentare un popolo che ha una sua identità. Questo perché anche il popolo italiano ha un’antichissima tradizione, ed ha nel panorama europeo una sua indipendenza e autonomia”. Il viceministro ha evidenziato il profondo legame culturale e storico tra Italia e Armenia, riconoscendo il significativo contributo della comunità armena allo sviluppo economico italiano. Cirielli ha inoltre elogiato la lungimiranza del Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan nella gestione dei rapporti con la Turchia, definendola un gesto che evidenzia la natura pacifica e generosa del popolo armeno. Ha ribadito che la pace è fondamentale per lo sviluppo economico nel Caucaso, una regione strategica per l’Italia e l’Europa, sottolineando come l’Italia sostenga la realizzazione del corridoio che collegherà Asia ed Europa, un fattore chiave per la pace e la prosperità della regione. Il viceministro ha concluso il suo intervento riconfermando l’amicizia e la stima millenaria tra i due popoli.

Armenian Colors Band
Armenian Colors Band

La serata è proseguita con l’esibizione dell’Armenian Colors Band, diretta dal celebre pianista e compositore armeno Vahagn Hayrapetyan. La formazione, composta da Avag Margaryan agli strumenti popolari armeni, Karen Kocharyan alla batteria e Mikhail Fominykh al contrabbasso, ha incantato tutti i presenti con un repertorio che ha sapientemente fuso le tradizionali melodie armene con l’improvvisazione jazz. L’atmosfera creata dalla band ha trasformato l’Acquario Romano in un ponte sonoro tra Oriente e Occidente, suggellando con la musica i legami di amicizia celebrati durante la serata ufficiale, evidenziati anche durante il ricevimento dove si sono fuse le tradizioni culinarie armene e italiane.

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