di Cinzia Santoro

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19 settembre 2025

Le donne pugliesi e il mondo del lavoro, questo il tema del dibattito svoltosi alla Fiera del Levante nell’ambito dell’evento Donne di Puglia organizzato dal Sole 24 ore ieri 19 settembre e che ha visto protagoniste eccellenze al femminile provenienti dal mondo della politica, dell’imprenditoria, della comunicazione e della cultura.

Lo stigma sociale che colpisce le donne in ogni ambito lavorativo è identico per tutte, l’abbandono del ruolo ricoperto dopo la nascita del primo figlio. Il carico della cura per mandato patriarcale passa dal tempo della donna che deve essere a disposizione delle necessità famigliari a discapito della carriera e della realizzazione personale.
L’aiuto offerto alla donna dal welfare italiano è risicato rispetto a quello che accade in altri paesi europei. La carenza dei nidi e la disparità nel congedo parentale offerto alle madri e ai padri e nel pubblico rispetto al privato, pongono interrogativi sul male che affligge l’Italia e anche la Puglia: la denatalità.
Un milione e 300 mila occupati a fine 2024 ma il divario con il Nord continua ad aumentare. Nel 2024, l’occupazione femminile nella nostra regione è leggermente aumentata rispetto al 2023 attestandosi al 40:5% non colmando il gap occupazionale maschile che resta al 70%. Un divario significativo di circa 30 punti percentuali rispetto al resto del paese.

Voci femminili determinanti nel territorio pugliese, donne per le donne che credono in una rete al femminile, tema sottolineato dalle ospiti che hanno portato alla platea tutta di donne, la loro esperienza nel mondo del lavoro.
Interessanti gli interventi tutti al femminile condotto dalla giornalista Filomena Greco e che hanno toccato il cuore del problema passando dai temi della leadership femminile che valorizza le competenze, il talento e le pari opportunità. Potere controllo e rispetto gli altri temi affrontati, partendo da una terra che si conferma laboratorio di innovazione e resilienza: la Puglia.

Una regione è impegnata a promuovere l’occupazione femminile attraverso politiche attive e l’incentivazione di buone pratiche, che necessita di un impegno congiunto da parte di amministrazioni pubbliche e imprese per superare le disparità di genere e creare un contesto lavorativo più equo attraverso la promozione di iniziative e sottoscrizione di protocolli d’intenti per raccogliere e valorizzare le migliori pratiche volte a ridurre il divario di genere nel mondo del lavoro.