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Bari: Aggressione via Gentile

di Francesca Clara Ranieri

In data 27/08/2025, presso il Famila di via Gentile a Bari, io ed i miei colleghi eravamo intenti a portare fondi alla “lega del filo d’oro”: associazione che si occupa di bambini sordociechi seguiti all’interno delle nostre strutture per offrire loro percorsi riabilitativi e l’opposto di avere una vita dignitosa ed autonoma, immedesimandosi nel ruolo genitoriale che non fa altro che porsi la domanda: dopo che ci non ci sarò più, che vita avrá mio figlio?

Aggressione Bari

Il lavoro di chi svolge le attività con questi ragazzi è straordinario poiché rende possibile l’impossibile concedendogli di poter avere una vita felice come tutti noi.
Nel frangente della mia attività lavorativa, ad un certo punto, si presenta un signore probabilmente sui 30 anni fermato per errore da un mio collega inesperto che inizia a farfugliare qualcosa in un’altra lingua incomprensibile ed era visibilmente nervoso ed arrabbiato, però prosegue dritto e si allontana.
Pochi minuti dopo, lo stesso ritorna nella nostra direzione con il mano un coltello o comunque un arma con una lama, minacciandoci. Lo ignoriamo e poco dopo va via.
Sono stati pochi attimi, ma sia io che i miei colleghi abbiamo provato terrore ed un’ansia profonda. Abbiamo contattato le forze dell’ordine e non si é più presentato.

Famila bari


Questo avvenimento, per quanto preoccupante mi ha fatto riflettere su una cosa fondamentale per tutelare la vita di tutti: soggetti con problemi psichiatrici o con dipendenze gravi dovrebbero essere portati in strutture residenziali terapeutico-riabilitative per tossicodipendenti o altri tipi di dipendenze o in strutture di recupero psichiatrico PRIMA che commettano un reato, poiché il fatto che abbiano necessità di supporto psicologico é evidente, ma spesso soggetti del genere mettono indirettamente a rischio altre vite se libere di aggirarsi con assenza di un supporto.

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