Sei qui
Home > Attualità > LA VOCE DELLA PACE

LA VOCE DELLA PACE

di Piero Fabris

Pace è dormire sereni, sognando l’aurora che si spoglia di ogni tenebra per mostrare e donare, ogni giorno, un orizzonte pieno di colori, senza la paura di un missile che farà irruzione in casa, che si schianterà in piazza e all’improvviso lascerà solo macerie e brandelli di carne bruciata. Pace è diritto di sbocciare. Ho sentito di uomini che vivono come ostaggi vittime della supremazia militare o di bulli che comandano droni come fossero giocattolini sofisticati. Non sanno cosa sia l’umanità. Non vi è pace senza un posto che garantisca l’incolumità a ogni uomo. Ho sentito di tanti che non alzano più la voce contro l’ingiustizia, nei loro occhi ho visto la rassegnazione. Gli ho sentito dire: questa guerra è differente da tutte le altre. I droni spiano, giungono come vespe improvvise sull’alveare delle fatiche di una vita per cancellare tutto in un istante. Già, in un istante case, amici e parenti possono dissolversi, divenire una nuvola di polvere su una superficie nera come l’ardesia. Sotto le macerie sono piantati i semi del rancore, qualcuno grida, qualcuno resiste e denuncia la follia di chi si sente vincente seduto comodamente davanti alla sua postazione, orgoglioso del proprio punteggio. Non si chiede se dall’altra parte del fronte vi sono persone non numeri.

Il giornalista palestinese Wael Al-Dahdouh

Ho sentito di giornalisti senza più un luogo dove raccogliersi per mettere a punto due parole chiare. Essi hanno fatto della strada, se poi si può chiamarla strada, il loro ufficio. Sono uomini pronti a cadere pur di fare il proprio dovere, essi lo sanno fin troppo bene: Far sapere al mondo quel che accade all’interno di fazzoletti di terra e lacrime!. Ho saputo che molti di loro non sono tornati indietro, sono in cocci su sentieri della morte. Molti si alzano e le vanno incontro impavidi. Sono martiri, sono voci che resistono, sono informazione che continua instancabile a chiedere pace, qualcuno è caduto, certo, ma è caduto in piedi. Venga la pace, sia pace giusta e profumata di bellezza e verità che ci fa liberi.

30 maggio 2025

Lascia un commento

Top